Vorrei
sapere se un medico specializzato in medicina del lavoro, addetto a questo
settore, può svolgere contemporaneamente l’attività di amministratore unico in
una società di servizi che, a sua volta, si occupa di medicina del lavoro.
In
tale società il soggetto in questione detiene la maggioranza del capitale
sociale.
M. P.– TORINO
R I S P O S T A
Se
il discorso riguarda medici dipendenti del Servizio sanitario nazionale (Ssn),
restano ferme le specifiche incompatibilità previste dal Dpr 10 gennaio 1957,
n.3 (all’articolo 60), dalla legge 30 dicembre 1991, n.4102 (all’articolo 4),
dalla legge 23 dicembre 1996, n.662 (agli articoli 60, 61 e 62), e dalla legge
23 dicembre 1998, n.448 (all’articolo 72).
In
sostanza c’è incompatibilità per:
a)ogni attività
industriale, artigianale e commerciale, svolta in forma imprenditoriale ex
articolo 2082 del Codice civile, oppure in qualità di socio di società di
persone (socio accomandatario e socio di una Snc) o socio con poteri di gestione
o di amministrazione di una società di capitali (socio unico di una Srl);
b)il rappresentante
legale o componente degli organi di amministrazione di persone giuridiche di
diritto privato con fini di lucro, salva l’ipotesi che esse siano partecipate dalla
Pa di appartenenza e/o perseguano comunque interessi pubblici non configgenti
con quelli dell’amministrazione di appartenenza, rilevabili mediante apposita
istruttoria;
c)il rappresentante
legale, l’amministratore, il componente degli organi di amministrazione e di
controllo, o il socio di persone giuridiche di diritto privato con fini di
lucro che intrattengano rapporti contrattuali e/o concessori con l’Azienda o
che abbiano un interesse per procedimenti di scelta del contraente indette
dalla stessa.
Pertanto,
un medico dipendente del Ssn non può svolgere il ruolo di amministratore unico
della società di servizi che si occupa di medicina del lavoro.
DAL “IL SOLE 24 ORE” DEL
24 APRILE 2017
