Scrivo per risolvere il
mio caso, poiché non trovo ascolto da parte della mia banca. nel febbraio 2012,
ho accesso un mutuo per 90mila euro alla filiale di Brindisi di piazza Cairoli di
Banca Mps. La soluzione è caduta su un prestito a tasso variabile puro per la
durata di 30 anni.
In quel periodo, a
causa della crisi, mi venne applicato uno spread pari al 3,90% da sommarsi
all’Euribor a 3 mesi. In diverse occasioni in questi anni ho provato a chiedere
una rinegoziazione delle condizioni veramente ormai fuori mercato, ma finora ho
avuto solo dinieghi; tra le varie motivazioni mi venne detto che la
rinegoziazione non era possibile in quanto non ero più correntista.
Nel frattempo mia moglie (che risulta parte fidejubente nel
mutuo) ha aperto un conto corrente per sue esigenze presso Mps (ma in un’altra
filiale).
Possibile che sia
destinato a pagare uno spread che supera di oltre il 2,5% i tassi attuali di mercato? Chiedo aiuto affinché Mps si
sensibilizzi alla mia richiesta.
Antonio My (via e-mail)
RISPONDE BANCAMPS
Ringraziandovi
per la segnalazione, vi comunichiamo che abbiamo fatto un approfondimento alla
richiesta di rinegoziazione del signor My, e ci preme sottolineare che, stante
il fatto che è nella facoltà della banca rinegoziare o meno le condizioni di un
mutuo e che non risultano pervenute richieste scritte dal cliente, non c’era da
parte dell’azienda nessuna controindicazione a rivalutare le sue attuali
condizioni di tasso.
Dunque
il signor My è stato contattato dal titolare della filiale di riferimento per
chiarire la posizione e procedere con la rinegoziazione che è stata
perfezionata con reciproca soddisfazione.
DAL “PLUS24”DEL “IL SOLE 24 ORE” DEL 3 GIUGNO2017