venerdì, Aprile 19, 2024
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SUCCEDE IN ITALIA: Il libretto di Intesa Sanpaolo “salvato” dalla clausola

Tempo fa mia
figlia, sistemando un vecchio mobile, ha trovato poco più di 23 mila lire e un
libretto al portatore dell’Istituto Sanpaolo ancora intestato a nome di mia
madre, deceduta anni or sono. Presentandolo agli sportelli della banca, di cui
non sono cliente, mi hanno fatto firmare una dichiarazione in cui dicevo di
essere già in possesso del libretto prima degli anni ’90 (è la procedura
“Gianos” antiriciclaggio).

Dopodiché hanno
emesso un libretto nuovo a me intestato. Dopo una serie di conteggi positivi,
da un certo periodo in poi è iniziata una periodica applicazione di spese che
hanno portato all’azzeramento della giacenza.

L’impiegato allo
sportello non ha saputo darmi spiegazioni invitandomi a chiedere chiarimenti a
qualche altro funzionario. Anzi mi ha consigliato di chiudere al più presto il
conto per evitare ulteriori costi. Ora, inteso che il libretto aveva in carico
poco denaro e che io non mi aspettavo certo di farne un business, avrei piacere
di conoscere un vostro parere. Almeno saprò con quali motivazioni consolare la
mia figliola del “tesoretto svanito”.

Gianni
Monticelli
– Serravalle Sesia (VC)

RISPONDE INTESA
SANPAOLO

In merito a
quanto esposto dal signor Gianni Monticelli, precisiamo che la quasi totalità
dei libretti di risparmio emessi da Intesa SanPaolo prevede da anni la
condizione di “salvaguardia del capitale”. Questa condizione è espressa nel
contratto di emissione del libretto e impedisce l’applicazione di spese in
misura superiore a quella degli interessi maturati sul libretto, evitando in
tal modo la riduzione nel tempo del capitale depositato. Purtroppo non è stato
informaticamente possibile applicare questa regola di “salvaguardia del
capitale” ad alcune vecchie categorie di libretti emessi anni addietro da
talune banche poi confluite in Intesa Sanpaolo, come nel caso del libretto del
signor Monticelli la cui emissione risaliva al 1980 (e che non prevedeva
contrattualmente la suddetta condizione di “salvaguardia del capitale”). Quando
tali libretti sono oggi presentati alla banca per il pagamento, è prassi del
nostro Istituto procedere alla ricostruzione del saldo neutralizzando la
riduzione dovuta alla periodica applicazione delle spese di gestione. E questo
è avvenuto anche nel caso del libretto presentato dal signor Monticelli, che è
stato estinto di recente mediante ricostruzione e pagamento del saldo che
risultava esistente sul titolo alla cessazione dell’operatività del libretto
(risalente a oltre 20 anni fa).

DAL”PLUS24” DEL “IL SOLE 24
ORE” DEL 20 DICEMBRE 2014

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