venerdì, Marzo 29, 2024
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SUCCEDE IN ITALIA: Pagamento online fraudolento: Poste italiane rimborsa i clienti

        


Dopo la pubblicazione
su “Plus24” dello scorso sabato 29 giugno del reclamo “Ancora un furto di dati
costringe Poste Italiane a rimborsare”, volevo far conoscere la mia
disavventura che mi ha visto essere derubato dai ladri telematici mediante la
clonazione della mia PostePay.

Dopo questo evento
Poste Italiane non mi ha rimborsato 160 euro e mi sono trovato costretto a
percorrere un tortuoso iter burocratico senza alcun risultato. Tutto è iniziato
quando all’atto di un acquisto online ho scoperto che il credito disponibile
sulla mia PostePay era esaurito mentre quello contabile era ancora carico.

Ho quindi avvisato
immediatamente Poste Italiane per chiedergli di bloccare il pagamento da me non
effettuato, ma la loro risposta è stata che non potevano far nulla e di
attendere che il mio credito si esaurisse! La mattina successiva ho sporto
denuncia di furto ai Carabinieri e come indicatomi dal call-service di Poste
Italiane ho inviato una raccomandata dove disconoscevo i movimenti in oggetto.
La risposta è stata che loro non garantiscono per questi furti e quindi non “potevano”
procedere al rimborso.

Mi sono pertanto
trovato costretto a interrompere ogni rapporto presente/futuro con l’area
finanza e investimenti di Poste Italiane.

Tutto ciò per il
semplice motivo che non è accettabile che il piccolo cliente sia lasciato da
solo ad affrontare i pr
oblemi scaturiti
dal normale utilizzo di questi strumenti pubblicizzati come sicuri. Così, al
fine d
evitare
problematiche maggiori di 160 euro, mi sono rivolto ad altri intermediari.

Sono
certo che a Poste Italiane poco interessano le singole vicissitudini capitate a
piccoli clienti ma mi sento in dovere di rendere nota questa esperienza a
quante più persone possibili, allo scopo di evitare che anche loro ripongano la
fiducia in un fornitore che non è in grado di risarcire nemmeno piccole somme
confidando   nell
eccessiva
onerosità di esami legali esercitabili.

Spero
che con questa denuncia Poste Italiane capisca che non è corretto istruire i
propri addetti a professare la sicurezza dei loro strumenti (quando poi nella
pratica al primo problema ti lasciano solo) e che voglia smentire questa
disattenzione verso i piccoli clienti rimborsandomi il mal tolto.

Stefano
Leo
(via e-mail)

RISPONDE POSTE ITALIANE

Rispondiamo al signor Stefano Leo
per informarlo che al seguito di ulteriori elementi emersi nelle successive
valutazioni, Poste Italiane ha già provveduto ad attivare l
iter
per il rimborso.

DAL
SOLE 24 ORE DEL 21 SETTEMBRE 2013

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