giovedì, Aprile 25, 2024
spot_img

SUCCEDE IN ITALIA: Polizze di poste giunta a scadenza trattata come se fosse un riscatto

Nel 2002 ho acquistato una polizza di
assicurazione di Poste Vita, “Classe 3° valore reale”, di durata 10 anni con
scadenza 28 febbraio 2012. nel 2008 con il crollo delle borse, il capitale si è
dimezzato e Poste Vita, per tutelarmi, in data 12 marzo 2009 mi propose di
trasformare il vecchio contratto con un nuovo denominato “Poste futuro ad hoc”.
Non avendo scelta, accettai, il nuovo contratto prolungava la scadenza al 31
dicembre 2015 e specificava un valore di rimborso alla predetta data pari al
105% del premio versato e una penale in caso di liquidazione anticipata. Ho
atteso tutto il tempo richiesto, quando a novembre 2015 ho ricevuto, da Poste
Vita, l’avviso di scadenza della Polizza.

Prontamente, 30 giorni prima come da loro
richiesta, mi sono recato all’ufficio postale e mi hanno fissato un
appuntamento con una consulente. Quel giorno, mi presentai con l’avviso di
scadenza; dove, in un paragrafo del suo contenuto si legge quanto segue:”Fermo
restando quanto indicato dal Fascicolo informativo, per velocizzare la
liquidazione del capitale maturato l’avente diritto può recarsi presso
l’Ufficio Postale di emissione della polizza nei 30 giorni precedenti la
scadenza, munito dell’Originale di polizza e di un documento d’identità valido,
in modo da inoltrare subito la richiesta”.

L’impiegata, letto il paragrafo sopra
citato e con riferimento a questo, avviò la pratica. Non mi chiese né il
documento d’identità, come previsto nella lettera, né l’originale della
Polizza. Mi fece il conteggio del riscatto lordo e firmare dei fogli dicendomi
che il capitale sarebbe stato versato sul libretto tra il 15 e il 20 gennaio
2016.

Passano due settimane dall’incontro, la
consulente mi chiama chiedendomi di passare da lei perché aveva bisogno la
lettera originale della “Trasformazione della Polizza” per poter chiudere la
pratica.

Dopo qualche tempo, ricevo a casa una
“Cartolina Postale” dove la stessa consulente, mi invitava di chiamarla o di
passare in ufficio perché avevo una polizza in scadenza. L’ho chiamata e le ho
chiesto spiegazione, visto che ero già stato da lei per ben due volte. Mi
rispose che non si ricordava più e la cartolina di avviso la mandavano a tutti,
comunque a posto così.

Temendo il peggio, non ho aspettato il 15
gennaio e sono passato in Posta a farmi aggiornare il libretto; con amara
sorpresa ho scoperto che già in data 22 dicembre 2015 mi era stata versata
una somma molto inferiore a quella citata nel contratto. Tornato dalla
consulente, chiesi spiegazione; la signora non sapeva da quale parte era girata
e chiese aiuto ad un’altra collega sul da farsi. L’altra, che aveva capito
l’imbroglio, la chiamò da parte con la scusa che avrebbero telefonato in sede a
Roma.

La consulente tornò poi da sola
informandomi che attendeva notizie e che mi avrebbe telefonato a casa.

Quella stessa sera, mi richiamò dicendomi
che purtroppo non c’era più nulla da fare; la Polizza era stata chiusa prima
della scadenza e io avevo firmato.

Qualche giorno dopo ho visto il direttore
ed ho fatto presente l’accaduto. La risposta è stata che non sapeva niente,
“forse non vi siete capiti con la consulente”, mi ha detto. Comunque avevo già
firmato il documento che riportava:”Liquidazione della polizza con effetto
immediato” anziché “Liquidazione della polizza a scadenza” e mi disse per
inciso che la “Legge non ammette ignoranza”.

Gli spiegai che se avessi voluto chiudere
la polizza in anticipo non avrei aspettato 13 anni, non avrei portato l’avviso
di scadenza e non sarei andato per appuntamento. Il direttore mi ha promesso
che avrebbe fatto un tentativo sentendo i suoi superiori. Intanto, mi ha
redatto e spedito a Roma una lettera a mio nome e a mia colpa dove si chiede lo
storno della cifra e la giusta liquidazione. Il 16 febbraio 2016 ho rivisto il
direttore ed ho chiesto notizie in merito alle sue promesse. Purtroppo, a causa
del tempo già trascorso, mi ha informato che la possibilità di recuperare la
somma mancante era molto remota. Temo di non essere stato l’unico a subire
questo trattamento. A oggi non ho ancora ricevuto alcuna risposta. Sono stato
ingannato due volte: 1) quando ho accettato latrasformazione (i pochi che non l’hanno fatto, nel 2012 hanno incassato
ben il 147% del premio); 2) quando ho tenuto il capitale vincolato per 13 anni
e alla fine ho preso 40% in meno di quanto ho investito.

V. Di Pietro (via e-mail)

RISPONDE POSTE
ITALIANE

La
richiesta di liquidazione della polizza del signor Di Pietro per un disguido è
stata gestita come richiesta di riscatto e non di scadenza, determinando un
importo inferiore. Informiamo e rassicuriamo il cliente che si è provveduto ad
effettuare lo storno dell’operazione di riscatto e a liquidare correttamente la
pratica.

DAL”PLUS24” DEL “IL SOLE 24 ORE” DEL19 MARZO 2016

Ti potrebbero interessare anche

ULTIMI ARTICOLI

Non sei ancora iscritto?

Prova la nostra demo

CATEGORIE

ATTUALITA'

Candidatura europei Ilaria Salis

Che succede se Ilaria Salis vince le elezioni europee?

Che succede se Ilaria Salis vince le elezioni europee? Alessandro Nuzzo Fonte: Money.it  18/04/2024  19/04/2024 - 08:31 Ilaria Salis ha accettato di candidarsi alle Europee con Alleanza Verdi Sinistra. Ecco cosa succederebbe in caso di vittoria alle elezioni vista...
Programma per la UE di Mario Draghi

Programma Draghi per l’Europa: sarà lui il prossimo presidente della Commissione?

Programma Draghi per l’Europa: sarà lui il prossimo presidente della Commissione? Alessandro Cipolla Fonte: Money.it  17/04/2024  18/04/2024 - 07:34 Mario Draghi potrebbe essere il prossimo presidente della Commissione europea: ecco il suo programma per l’Ue, ma tutto dipenderà dalle...