Sono un cliente 73enne
della Banca Popolare di Bari e ho chiesto, questa volta in forma scritta, la
vendita immediata delle azioni a me intestate; tali azioni mi sono state fatte
sottoscrivere in modo inadeguato, si consideri infatti che il mio livello di
istruzione è la licenza elementare e tutti i miei risparmi, contro ogni logica
e buon senso, sono stati fatti investire nelle azioni della Popolare di Bari,
prospettandomeli come sicuri e liquidabili in qualsiasi momento.
Le somme sono
necessarie per il sostentamento della mia famiglia, mia moglie è malata di
Alzheimer e il mio unico figlio è disoccupato. Di fronte alle ripetute
richieste di vendita negli anni, mi è stata negata la liquidazione dei miei
unici risparmi, circa 10mila euro; la Banca Popolare di Bari di contro, invece
di restituirmi, mi propone invece un prestito per far fronte alle mie urgenze!
Aver scoperto invece
che altri azionisti hanno venduto nel tempo le azioni è davvero un
atteggiamento poco corretto da parte della Popolare di Bari.
Al fine di evitare
controversie legali e quindi lungaggini che mi verrebbero probabilmente anche
risarcito di danni, chiedo, nella necessità e urgenza, la vendita immediata
delle azioni stesse. Questa lettera è stata predisposta con l’aiuto di mio
nipote, ribadisco infatti di avere la sola licenza elementare e che la Popolare
di Bari mi ha fatto sottoscrivere investimenti non adatti alla mia esperienza.
Ho coinvolto Plus24, al
fine di ottenere maggiore ascolto.
G. L. –(via e-mail)
RISPONDE PLUS24
La
lettera è stata recapitata a Plus24 nel mese di ottobre 2016 e inviata da
Plus24 alla Banca Popolare di Bari. La Banca nonostante i numerosi solleciti
non ha risposto chi ha però inviato la richiesta del cliente (che peraltro era
stata recapitata anche a Plus24) in cui il lettore chiedeva di non tenere conto
della missiva e di ritenere chiuso il reclamo, ritenendosi soddisfatto della
disponibilità dimostrata dalla banca.
Come
è noto tuttavia le regole delle lettere di Plus24 (pubblicate anche in calce
alla pagina e in ogni numero del giornale) non consentono di archiviare casi
risolti senza darne pubblicità. Questo anche nell’interesse di tutti gli altri
lettori, clienti e azionisti della banca che magari si trovano in difficoltà
simili a quelle del signor G. L. che non nominiamo per i dati sensibili
relativi alla salute della moglie.
DAL “PLUS24”
DEL “IL SOLE 24 ORE” DEL 29 APRILE
2017
CASO CHIUSO: Azioni non quotate
Anche
nel caso della Banca Popolare di Bari ci troviamo di fronte e moltissimi
risparmiatori che hanno comprato azioni non quotate della banca e che oggi
fanno fatica a venderle.
Lasciando
perdere la svalutazione che ha coinvolto i titoli (il Cda della banca dello
scorso novembre ha fissato il valore dell’azione a 7,5 euro) ci soffermiamo sul
caso del lettore che non ci ha fatto sapere come si sia risolto il caso ma solo
che è soddisfatto dell’accordo trovato con la banca.
Non
possiamo dunque affermare che i titoli siano stati venduti o se si sia trovata
un’altra soluzione per andare incontro al cliente. Ricordiamo che in passato
questa rubrica ha ospitato casi simili di gruppi come Veneto Banca o Popolare
di Vicenza i cui azionisti risparmiatori si lamentavano per le lungaggini in
fase di vendita.
DAL “PLUS24”
DEL “IL SOLE 24 ORE” DEL 29 APRILE
2017
