venerdì, Marzo 29, 2024
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SUCCEDE IN ITALIA: Successione “œal ralenti” agli sportelli del Banco Bpm

Vi invio un riassunto di
quanto sta accadendo negli ultimi due anni fra me (e gli altri eredi di mio
zio) e il Banco Bpm (ex Banco Popolare) filiale di Pescia (Pistoia). In seguito
al decesso di un mio zio, avvenuto il 19 maggio 2015, si è aperta fra gli eredi
la successione riguardante i beni immobili, non menzionati nel testamento,
depositati presso la banca.

Avendo dovuto attendere
l’esito (positivo) di una causa civile che coinvolgeva il de cuius, la
dichiarazione di successione è stata presentata all’Agenzia delle Entrate di
Lucca solo un anno dopo, nel maggio 2016, e la relativa imposta assolta il 20
giugno dello stesso anno.

A questo punto la banca
avrebbe potuto e dovuto predisporre la documentazione affinché gli aventi
diritto potessero sottoscrivere lo scioglimento della comunione ereditaria ma,
nonostante i ripetuti solleciti telefonici in filiale, nulla si è mosso fino
agli ultimi giorni di novembre 2016.

Per lungaggini, in
questo caso non dipendenti dalla banca ma riconducibili a uno degli eredi,
l’operazione è stata portata a termine solo il 18 aprile 2017. nel frattempo,
il 25 marzo 2017, avevo inviato una lettera all’ufficio reclami del Banco Bpm
in cui si sottolineava come, anche senza l’ufficializzazione dell’assenso da
parte di uno degli eredi, la giurisprudenza avesse a più riprese stabilito che
il rimando “sine die” dello sblocco delle somme da parte di un istituto di
credito era legittimo.

La risposta della
banca, del 18 aprile, è stata, come mi aspettavo, negativa, ma si aggiungeva
che, avendo anche l’ultimo erede firmato la lettera di manleva, l’iter della
successione poteva ritenersi concluso, nel rispetto delle tempistiche utili
all’evasione della successione stessa. A oggi, dopo più di un mese di silenzio
che sembra reiterare quello del periodo giugno “ novembre 2016, viene il
sospetto che l’idea di “tempo utile” del Banco Popolare sia molto soggettiva e
rigorosamente rivolta a tutelare a oltranza i propri interessi esclusivi.

Virgilio Perini(via e-mail)

RISPONDE BANCOBPM

Rammaricati
per le osservazioni del signor Perini abbiamo appurato che la pratica di
successione che lo riguarda in qualità  di erede ha subito dei ritardi, come
peraltro a lui ben noto, per cause non riconducibili all’operato della banca ma
dovute alla tardiva sottoscrizione della prevista lettera di manleva, da parte
di un altro erede, avvenuta solo in data 18 aprile 2017.

Tale
atto, che sancisce lo scioglimento della comunione
ereditaria venutasi a creare al momento del decesso, consente alla banca di
avviare gli interventi necessari per smobilizzare il patrimonio mobiliare del “de cuius” rendendolo successivamente
disponibile per gli eredi stessi.

l’attività 
è ora in corso e si concluderà  a breve, dopo l’addebito relativo al “capital gain”, con l’estinzione della
posizione complessiva e con l’attribuzione ai singoli eredi delle quote a
ciascuno spettanti. Occorre ricordare che la banca si attiene ai protocolli
interni ben definiti avendo l’onere di tutelare gli interessi di tutti gli
eredi, e di garantire la correttezza operativa consona a situazioni delicati
quali, appunto, le pratiche successorie.

DAL “PLUS24″
DEL “IL SOLE 24 ORE” DEL 10
GIUGNO 2017

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