venerdì, Marzo 29, 2024
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TASSA ETICA E SCANDALO MERENDINE

TASSA ETICA E SCANDALO MERENDINE

Nel mentre tutti, da sempre, parlano di riduzione della pressione fiscale, nella realta’, i nostri politici, dalla mattina alla sera studiano come fare per aggiungere nuovi balzelli per aumentare una tassazione gia’ oggi insostenibile.
Gia’ nella finanziaria corrente, si e’ pensato di sbloccare l’autonomia degli Enti locali per ritoccare al rialzo la tassazione sul territorio e moltissimi Comuni, dopo un blocco triennale, ne hanno immediatamente approfittato aumentando le aliquote dei tributi locali.
Adesso, il nuovo ministro Lorenzo Fioramonti appena insediato e alla ricerca disperata di trovare fondi per il suo dicastero (Pubblica istruzione), ha proposto di introdurre una nuova tassa sugli alimenti con troppi zuccheri, tanto da meritarsi l’appellativo di Ministro delle merendine.
Anche il Premier Conte, nel tuonare da New York una ferrea lotta all’evasione fiscale, ha condiviso la introduzione di questo nuovo orpello.
L’hanno definita una tassa etica, a fin di bene, lasciando intendere che pensano alla nostra salute: i nostri politici, oltre che notoriamente incapaci, si vogliono confezionare anche un vestito di filantropi.
Prima osservazione
Se fosse vera la formula secondo cui pensano alla nostra salute, perche’ non detassare tutti gli alimenti facenti parte della dieta mediterranea. L’Erario incasserebbe meno, pero’ sarebbe un modo efficace e salutare per scoraggiare il consumo di merendine o bevande zuccherate.
Sarebbe una mossa ad effetto doppio: salute degli italiani e abbassamento della pressione fiscale!
Seconda osservazione
L’unico modo serio per aiutare gli italiani, venendo incontro a tanti che vivono in stato di indigenza e a molti imprenditori che si sono suicidati perche’ non riuscivano a pagare gli stipendi ai dipendenti, e’ quello di abbassare la tassazione e fare riforme strutturali.
In proposito e’ anche intervenuto l’ammonimento del Presidente della Banca Centrale Europea, il connazionale Mario Draghi con un mandato in scadenza: «Chi ha debito sia prudente, chi ha spazio in bilancio spenda».
Un colpo all’Italia con un debito pubblico immane da gestire, ma anche uno alla Germania perche’ spenda il grande surplus commerciale aumentando i consumi in area Euro.
Anche questa sarebbe una mossa a doppio effetto.
Lotta all’evasione fiscale
Nel mentre si pensa alla salute degli italiani, i nostri soloni di Governo hanno anche trovato il tempo per minacciare sfracelli contro gli evasori fiscali.
“Carcere per gli evasori”, quale anatema del momento in vista di una legge di bilancio da scrivere, avara di risorse disponibili e ambiziosa nella elargizione di benefici a babbo morto che non si sa come finanziare.
Ma chi sono gli evasori fiscali?
Quelli che dimenticano di emettere lo scontrino del caffe’ al bar oppure quelli che trasferiscono fittiziamente la propria residenza nei paradisi fiscali?
L’idraulico che non fa la ricevuta oppure quello che organizza una bella frode caarosello con evasione all’Iva comunitaria a nove zeri?
Oggi, una mia carissima amica mi ha inviato, via WatsApp, l’elenco di noti personaggi della vita pubblica che non cito per non dare spago ai populisti che percepiscono pensioni inverosimili a svariati zeri e imprenditori che hanno maturato grandi sofferenze in danno di istituti di credito per crediti non restituiti, aggiungendo che la situazione sta diventando insostenibile”.
La domanda che mi pongo e’: e’ proprio il caso di aggiungere una nuova tassa sulle merendine o e’ il caso di rivedere la spesa pubblica?

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