E’
possibile, per legge sulla privacy, installare un impianto di videosorveglianza
in un garage condominiale, e fare controlli a campione per permettere
all’amministratore e al controllore, nominato dall’assemblea, presso i quali le
targhe devono essere registrate, di verificare che solo le auto con le targhe
registrate entrano ed escono dal garage?
I. K.– ROMA
R I S P O S T A
In
premessa, va detto che i condòmini hanno diritto di verificare che il garage
sia utilizzato dai soli aventi diritto. A norma dell’articolo 1122 – ter del Codice
civile, “le deliberazioni concernenti l’installazione sulle parti comuni
dell’edificio di impianti volti a consentire la videosorveglianza su di esse
sono approvate dall’assemblea con la maggioranza di cui al secondo comma
dell’articolo 1136 del Codice civile” (maggioranza degli intervenuti e almeno
la metà del valore dell’edificio).
Secondo
il Garante della privacy – a parte l’obbligo di segnalazione delle telecamere
con cartelli – le registrazioni devono essere conservate per un periodo
limitato di tempo, tendenzialmente non superiore alle 24 – 48 ore, e le
telecamere devono riprendere le sole aree comuni da controllare (senza i luoghi
circostanti e i particolari irrilevanti). Le riprese e le immagini devono
essere protette con idonee e preventive misure di sicurezza che ne consentano
l’accesso alle sole persone autorizzate (titolare, responsabile o incaricato
del trattamento dei dati).
DAL “IL SOLE 24 ORE” DEL
19 SETTEMBRE 2016