Per coniugare l’individuazione delle “operazioni sospette” ed assicurare la citata “collaborazione attiva”, bisogna garantire, in assoluto:
– la formazione del personale, con l’adozione di specifici programmi di addestramento, in aderenza al dettato normativo che mirino, in primo luogo a fornire i necessari suggerimenti pratici per affrontare e risolvere i problemi della quotidiana operatività dell’intermediario, del professionista e/o di qualunque altra categoria economica tenuta all’osservanza della legge;
– la conoscenza della clientela, soprattutto con riferimento alle sue potenzialità economiche, in relazione all’attività esercitata onde meglio comprendere le sue esigenze finanziarie, quale utile opportunità di crescita e sviluppo imprenditoriale nonché di prevenzione del rischio di riciclaggio;
– la trasparenza delle operazioni, costituisce l’essenza del rapporto di fiducia che si instaura con il cliente, il quale, a richiesta, dovrà esplicitare e fornire ogni chiarimento in ordine alle motivazioni sottostanti alle operazioni eseguite o semplicemente richieste.