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Le movimentazioni bancarie sospette reggono l’accusa di fatture false

Basta un conto corrente con movimentazioni sospette che non rispondono cioè alle operazioni commerciali dichiarate per il rinvio a giudizio dell’imprenditore, con l’accusa di fatture false.
Lo ha stabilito la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 14933 del 7 aprile 2009, ha accolto il ricorso della Procura di Roma.

https://www.giovannifalcone.it/upload/tre.pdf

 

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