Rischia di essere sospeso dall’incarico il manager sospettato di mobbizzare i sottoposti.
Lo ha deciso la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 28553 di ieri, ha confermato la misura della sospensione nei confronti di un direttore generale accusato di aver mobbizzato i dipendenti, tenendoli sotto minaccia di demansionamento e sanzioni disciplinari per ottenere “l’acquiescienza alle carenze degli impianti di sicurezza”. Ma non solo. Dalle motivazioni emerge un altro importante principio secondo cui la legittimità, in astratto, delle sanzioni disciplinari non fa cadere le accuse di mobbing se le modalità di attuazione non sono state ortodosse. “La condotta vessatoria integrante il mobbing – si legge in sentenza – non è esclusa dalla formale legittimità delle iniziative disciplinari assunte nei confronti dei dipendenti mobbizzati”.
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MOBBING: Rischia la sospensione il manager che mobbizza
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