sabato, Maggio 18, 2024
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SUCCEDE IN ITALIA: Infastidita dall’invito di Credit Suisse

        



In seguito alla
decisione di Credit Suisse Italy di chiudere la filiale bancaria di Bologna, il
mio advisor di fiducia decide abbastanza ovviamente di cambiare banca, non
potendosi trasferire a Parma oppure a Milano. Ricevo in seguito a ciò una
comunicazione da parte della banca svizzera, quasi “minatoria”, dove mi viene
detto di “valutare attentamente eventuali scelte di modificare e/o trasferire
il mio attuale portafoglio di investimento, anche in considerazione di
possibili impatti fiscali conseguenti, che potrebbero essere economicamente
significativi”.

Oltre a trovare questa
comunicazione di basso livello dal punto di vista dello stile (forse credono di
avere a che fare con persone incompetenti), trovo l’inserimento di questa frase
quasi minacciosa volendo falsamente comunicare probabili ma inesistenti
implicazioni fiscali, visto che se i trasferimenti sono fatti su posizioni
parimenti intestate, non hanno alcun impatto fiscale ed eventuali minusvalenze
maturate e non utilizzate devono essere certificate per potere essere
utilizzate ovunque l’avente diritto voglia.

Credo, soprattutto da
parte dell’organo di Vigilanza, che tale tipo di comunicazione “subliminalmente
minacciosa” non possa assolutamente essere tollerato. Prima di criminalizzare
sempre le banche italiane sarebbe meglio imporre un po’ di serietà
professionale anche a quelle estere.

Laura Maria Bosinelli(Bologna)

Risponde Credit
Suisse

Con riferimento alla segnalazione della signora Laura Maria
Bosinelli, siamo estremamente rammaricati che una frase che risponde a una
cautela (dove le autorità di controllo hanno già avuto modo di raccomandare estrema
attenzione in tali situazioni) sia stata fraintesa. La comunicazione, ben più
ampia, voleva fornire i nuovi riferimenti cui la signora Bosinelli si sarebbe
potuta rivolgere per proseguire il rapporto con il nostro istituto di credito
con il massimo supporto in termini di capacità di Credit Suisse di venire
incontro alle sue esigenze. Ricordiamo infatti che il nostro istituto di
credito è attivo da oltre 150 anni nella gestione dei patrimoni con serietà
impegno e professionalità. Siamo comunque spiacenti se la lettera ga generato
fraintendimenti che, ribadiamo, devono considerarsi non voluti. Come banca
desideriamo continuare a fornire alla signora Bosinelli il migliore servizio di
consulenza e al contempo impegnarci nella protezione del cliente,
indipendentemente dalla competenza in ambito fiscale e finanziario, mettendoli
quanto più possibile al riparo da qualunque inconveniente.

DA “PLUS24” DEL SOLE
24 ORE DEL 1 SETTEMBRE 2012

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