mercoledì, Maggio 15, 2024
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SUCCEDE IN ITALIA: Con la sua CartaSi “pirati” acquistano biglietti aerei

        


Di recente sono stato
vittima di una frode effettuata tramite una carta di credito (circuito Visa)
che ho da molti anni, anche se la utilizzo molto poco. Nel primo pomeriggio del
15 maggio scorso, ho ricevuto una e-mail dall’ufficio servizio clienti di CartaSi
con la quale mi si chiedeva di mettermi urgentemente in contatto  con loro.

Telefonavo subito e mi
è stato comunicato che risultavano nella mattinata di quel giorno ben
sette  operazioni su tre o quattro siti
internet diversi (tutti di operatori turistici) per complessivi 435,21 euro. Ho
risposto disconoscendo l’effettuazione di dette operazioni ed effettuando il
blocco della carta. Mi era contestualmente inviato via e-mail un formulario,
con l’invito a rispedirlo tramite fax. Nella stessa giornata del 15 maggio mi
sono recato al Commissariato della Polizia di Stato e ho presentato denuncia.
Il formulario, debitamente compilato, unitamente a copia delle denuncia è stato
da me spedito via fax sempre nella stessa giornata del 15. Per maggior sicurezza
dopo qualche giorno ho spedito con raccomandata un’altra copia del formulario
con acclusa copia denuncia. Il 27 maggio mi è pervenuta una e-mail con la quale
mi si comunicava l’apertura pratica e che “abbiamo avviato gli opportuni
accertamenti sugli addebiti da lei contestati”.

Trattandosi
verosimilmente di titoli di trasporto penso che sia facilissimo risalire al
nominativo del passeggero che se ne è avvalso. Con mia grande sorpresa, il 17
giugno mi è stato addebitato sul conto corrente bancario l’intero importo di
cui sopra unitamente ad un pagamento effettivamente da me in precedenza
effettuato. Dopo qualche giorno, ho telefonato (con molte difficoltà perché vi
è un numero a pagamento che non risponde mai) per protestare e alla fine mi è
stato detto che avevano provveduto a interpellare i tre o quattro siti (fino a
quel momento senza alcuna risposta) presso cui erano stati eseguiti i pagamenti
contestati. Dopo, per quanto ho compreso, mi avrebbero rimborsato. In altri termini, devono essere le agenzie  di viaggio che hanno ricevuto i pagamenti a
riconoscere di aver ricevuto indebitamente le somme.

Ho rinunciato a
servirmi per il futuro di CartaSi che, a questo punto, ritengo inaffidabile e
credo che la società non conosca la disposizione del decreto legislativo 11 del
2010.

Giacomo De Gregorio (Palermo)

RISPONDE
CARTASI

Ogni cliente
di CartaSi può contestare le spese che non riconosce come proprie: può farlo
quando riceve un sms (se è iscritto al servizio) che avvisa in tempo reale di
ogni spesa; può farlo alla lettura dell’estratto conto, che riceve il mese
successivo a quello in cui la spesa è stata effettuata; può farlo quando, come
nel caso specifico, è CartaSi a segnalargli una spesa sospetta. Per garantire a
tutti la massima sicurezza, infatti, CartaSi verifica ogni transazione dei
propri clienti; quando ne riscontra una “anomala” contatta il titolare e, se
questo la disconosce, avvia le opportune verifiche.

Ed è così
che è andata nel caso specifico: CartaSi ha notato dei movimenti sospetti sulla
carta del signor De Gregorio e lo ha contattato il 15 maggio (diversamente il
cliente se ne sarebbe accorto a metà giugno, con l’arrivo dell’estratto conto
di maggio); ricevuto dal cliente il disconoscimento di quattro spese, CartaSi
ha immediatamente avviato verifiche con gli esercenti coinvolti, chiedendo loro
copia dei documenti di vendita relativi ai biglietti aerei acquistati con la
carta del signor De Gregorio. Precisiamo che il tempo massimo per rispondere a
questo genere di richieste è 180 giorni, secondo le regole dei circuiti
internazionali (non stabilite da CartaSi e valide per tutte le società che
emettono carte). A fine mese è stato chiuso l’estratto conto che il signor De
Gregorio ha ricevuto il 17 giugno, e il cliente è stato addebitato poiché non
era ancora pervenuta la documentazione  richiesta agli esercenti coinvolti. CartaSi ha
adesso ricevuto i documenti di vendita e ha così potuto accertare che si
trattava, effettivamente, di operazioni fraudolente; rimborseremo quindi il
cliente con un bonifico per l’intero importo contestato: Tutto, dunque, si è
svolto secondo le regole e i tempi previsti dai circuiti internazionali.

DAL SOLE 24 ORE DEL 5 OTTOBRE 2013

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