LA POLITICA IN VETRINA: Faremo, faremo, faremo …

La corruzione galoppante ad ogni livello della pubblica amministrazione, i privilegi di pochi e gli scandali che si ripetono, facilitano il compito di chi mira allo sfascio e alla paura del futuro che imperversa nell’intero Paese.
Secondo qualche aspirante tribuno, identificabile come uno dei principali politici del momento, con idee rivoluzionarie e demagogiche, apparentemente in grado di trascinare le folle e quindi, ahimè, anche i voti della imminente tornata elettorale, bisogna sfasciare tutto per cominciare daccapo, pur non sapendo da dove partire.
Il momento è difficile, la crisi economica ancora persiste, rendendo complicato anche il lavoro di chi, a capo del Governo, con la responsabilità imposta dal ruolo, deve convincere gli italiani che i risultati – con le riforme preannunciate – arriveranno.
Ecco, bisogna avere fiducia in questa forte volontà di rinnovamento della pubblica amministrazione, lotta alla burocrazia, ai tanti corporativismi che spesso frenano ogni processo di modernizzazione e sviluppo che l’intero Paese si aspetta.
Il lavoro sembra difficile, con un calendario a scadenze ravvicinatissime, dove sono state programmate riforme attese da quasi mezzo secolo e con promesse mai realizzate.
L’attuale Governo in carica, nel tentativo di minimizzare l’onda lunga del populismo che ahimè, con la formula “fuori dall’Europa” sembra crescere a vista d’occhio, promette:
“”Dateci fiducia per le elezioni del 25 maggio perché andiamo in Europa e “faremo, faremo, faremo ….””.
La domanda che a mio avviso ci dobbiamo fare è: Il Movimento 5 stelle, con il suo 25% di consenso elettorale, sta sul mercato della politica da oltre un anno e quindi, non possiamo considerarlo una sorpresa.
Dal momento che il “faremo” è rivolto al futuro, per convincere gli italiani a rimanere nell’Euro, forse bisognerebbe fare qualcosa subito, per fare ripartire l’economia, i consumi interni e quel circolo virtuoso in grado di restituire un minimo di fiducia all’intero Paese.
Penso per esempio a quelle regole paradossali imposte dal “Patto di stabilità”, avente l’obiettivo ultimo di distribuire sui vari livelli della pubblica amministrazione lo sforzo derivante dalla necessità di rispettare i vincoli fiscali imposti dall’appartenenza all’Unione Monetaria Europea.
Molto tempo si è perso.
Ora se è vero tutto questo v’è da chiedersi: perché non fare qualcosa subito per combattere il popolo degli “Euroscettici”?
Vorrei tanto sbagliarmi, ma temo che aspettare le elezioni potrebbe rivelarsi troppo tardi.
Qui a Mattinata, per fortuna, la scelta è molto più facile: dobbiamo assicurare una continuità politica ed amministrativa all’unica lista che ha già dimostrato di saper governare, nel tentativo di risolvere i problemi nella realizzazione di infrastrutture indispensabili per la crescita della nostra piccola comunità.
La tenacia dimostrata, valga per tutte lo sforzo profuso per la “Fogna nella piana” dove, grazie all’ultimo finanziamento ottenuto per €.780.000,00 vedremo a breve la realizzazione di un’opera attesa da oltre mezzo secolo. Fra le tante opere cantierate, è importante ricordare l’apprezzabile attenzione rivolta alle fasce più deboli attraverso l’attivazione e la messa a regime di un “Centro per anziani, un Alloggio per anziani e un Centro per disabili”.
Lo sapremo presto. Intanto vinca il migliore!!!