Il comico
genovese, nella veste di leader politico di una forza di opposizione che ha
preso il 25% di consensi alle politiche del 2013, dopo circa 20 anni si è presentato in televisione,
davanti al noto conduttore della vetrina televisiva per eccellenza: “Porta
& Porta”.
Si è presentato davanti a milioni di telespettatori del
programma televisivo per tentare un miglioramento dell’immagine e, in campagna
elettorale, tutto è ammesso.. Si è trattato di un evento molto atteso dove, pur
senza aggiungere nulla di nuovo all’offerta politica nazionale del momento, ha
tentato di rassicurare tutti, affermando a più riprese di non essere il
personaggio violento paragonato da alcuni a noti dittatori come Hitler o Pol
Pot.
Ha dribblato le domande più scomode eludendo i problemi
senza proporre alcuna concreta soluzione programmatica.
Il motto principale che ha caratterizzato è stato all’insegna
dello “Sfasciamo tutto, mandiamo a casa tutta la vecchia classe dirigente e
ricostruiamo l’Italia”: in che modo, da dove cominciare, non l’ha detto, forse
non lo sa neanche lui!
Spero che alle prossime elezioni lo sappiano almeno i cittadini
italiani, scegliendo la coalizione che con tenacia sta proponendo e, in qualche
misura risolvendo, problemi immani come:
· lotta
alla disoccupazione, avendo introdotto nuove norme sul lavoro e apprendistato;
· aiuti
economici alle fasce più deboli, con la defiscalizzazione del costo del lavoro
a beneficio dei dipendenti aventi una busta paga entro i 1.500,00 euro, sia
pure spostando la tassazione dal 20 al 26% sulle rendite finanziarie (con
esclusione dei titoli pubblici quali BOT e BTP, CTZ e CCT);
· riforma
Istituzionale, al fine di abolire il c.d. bicameralismo perfetto;
· riforma
Costituzionale del Titolo V, al fine di meglio disciplinare le competenze fra
Stato & Regioni che, nell’ultimo decennio, fin dalla sua introduzione (anno
2001), ha moltiplicato in misura esponenziale il contenzioso amministrativo
davanti alla Corte Costituzionale.
In altri termini, ha
tentato, come linea ispiratrice dell’intera azione di Governo, di restituire
all’intero Paese una dignità smarrita dalla politica degli ultimi decenni, nel
tentativo di avvicinare i cittadini all’Istituzione.
Se non volete credere in me,
alle mie promesse, ha detto il Capo del Governo in carica, per la cui
realizzazione sto facendo ogni sforzo, ecco, almeno, credete nell’Italia.
Io nell’Italia ci credo.
Io voterò per la speranza di
un cambiamento possibile.