A leggere il lungo articolo, pubblicato oggi dal Sole 24 ore, si coglie a mio avviso, non tanto e non solo una lungimirante progettualità di un Paese che deve rinascere – al termine di una interminabile guerra ideologica che ha paralizzato ogni iniziativa di sviluppo sociale, di crescita economica e progresso scientifico dell\’ultimo ventennio – ma soprattutto si coglie una sensazione che siamo giunti ad una svolta, per un vero cambio di mentalità verso una coscienza collettiva.
In tal senso, prendo a prestito un passaggio dell\’articolo del grande architetto e neo Senatore soltanto per sottolinearne il pregio nella sua essenza:
“”Ma c\’è innanzitutto bisogno di una grande opera di rammendo e consolidamento delle scuole, con cantieri leggeri e poco invasivi che non obblighino a deportare i bambini in altre strutture. Un rammendo che deve anche essere un’occasione per ripensare quali siano gli spazi più adatti all’educazione dei ragazzi. Parlo di tetti trasformati in osservatori astronomici e arricchiti di orti dove coltivare gli ortaggi per la mensa, di un piano terra che diventa una casa aperta ai genitori, ai nonni, ai pensionati che vogliono contribuire con la loro esperienza. Penso a palestre ma anche a spazi dove fare teatro, suonare e ascoltare la musica, a laboratori, biblioteche e sale vuote dove semplicemente si possa pensare. Perché anche il silenzio e la solitudine fanno parte dell’educazione.””
Ecco, questa è la sintesi di quanto la politica, quella alta e nobile possa fare, per farci dimenticare da quella fatta di scandali e compromessi al ribasso che un po’ tutti siamo abituati a vedere.
Ciò detto, sento di rivolgere un commosso e sincero ringraziamento al neo senatore per il grande contributo di idee, quale migliore offerta politica possibile.
