mercoledì, Maggio 1, 2024
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SUCCEDE IN ITALIA: Sei mesi per chiudere un conto per mancanza di una firma

Voglio segnalarvi delle
inefficienze che mi stanno creando particolari disagi, in un momento molto
difficile per me dato che mia madre è molto malata.

Mi chiamo Luciana Guidi
e abito a Bologna. Il 27 novembre 2013 mi sono recato allo sportello della
filiale di Allianz Bank a Bologna per chiudere il conto corrente di cui sono
cointestatario con mia madre.

Ho compilato tutti i
documenti richiesti e annullato Bancomat e libretto degli assegni, ma l’impiegata
mi ha invitato a comunicare la mia richiesta anche al responsabile finanziario
di Senigallia, perché sarebbe stato egli stesso a comunicare la chiusura alla
sede centrale. Così ho fatto il giorno stesso. Il consulente mi ha risposto che
doveva venire a casa nostra per fare firmare i moduli alla mamma. E così è
stato. Il tutto è avvenuto a dicembre scorso. Io mi sono raccomandata che la
pratica venisse inoltrata in sede entro la fine del mese stesso, perché non
volevo complicazioni e strascichi. A tutt’oggi il conto non è ancora stato
chiuso. Continuano i prelievi ogni mese da quest’ultimo e, se non voglio che
esso rimanga scoperto, mi hanno consigliato di fare un bonifico per
rimpinguarlo. Sto perdendo tempo nel telefonare ai vari addetti e nello
scrivere di reclami e raccomandate.

Luciana Guidi (Bologna)

RISPONDE
ALLIANZ BANK FINANCIAL ADVISOR

In relazione
a quanto segnalato dalla nostra cliente, signora Luciana Guidi, la banca ha provveduto
a estinguere il conto corrente a lei cointestato e ha stornato, per mera
correttezza, le spese di tenuta conto addebitate per gennaio, febbraio, marzo e
aprile 2014, mese in cui è avvenuta la chiusura.

Ciò detto,
si precisa che la nostra filiale di Bologna, presso la quale la signora Guidi
si era recata il 27 novembre 2013, non aveva potuto accogliere la richiesta di
chiusura del conto corrente, in quanto presso gli archivi anagrafici mancava il
documento d’identità in corso di validità di aua madre, la signora Bruna
Bonora, cointestataria del rapporto. Pertanto, si è reso necessario procedere
all’adeguata verifica della cliente prescritta dalla normativa antiriciclaggio.

In dicembre,
il promotore finanziario che assisteva la signora Guidi e Bonora si era recato
presso l’abitazione di quest’ultima per procedere agli adempimenti necessari,
ma poiché la signora Guidi non era presente all’incontro per un’urgenza
lavorativa, la madre gli aveva comunicato che la figlia si sarebbe recata in
seguito alla filiale di Bologna, per sottoscrivere la richiesta di estinzione
del conto cointestato.

Considerando
che quanto appena descritto non è poi avvenuto, il call center della banca ha ricordato alla signora Guidi la
necessità di far pervenire la specifica richiesta.

La banca ha
così ricevuto il modulo ed ha provveduto alla chiusura del conto il giorno
successivo al ricevimento dello stesso. Restiamo a disposizione per qualsiasi
ulteriore chiarimento.

DA “PLUS24” DEL SOLE 24 ORE DEL 19
LUGLIO 2014

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