mercoledì, Maggio 1, 2024
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LA POLITICA IN VETRINA: Voci dal Palazzo …

 

Con i 183 voti a favore dell’abolizione della vecchia
architettura parlamentare si è chiusa una fase, è stato superato lo stallo dall’ultimo
Governo Letta quando, per quasi un anno non si parlava d’altro se non del
problema del bicameralismo perfetto e della Riforma della legge elettorale, posta
come condizione da Re Giorgio per accettare il nuovo settennato al Colle.

Per l’appunto, se ne parlava … secondo la vecchia
abitudine del “faremo, faremo, faremo”.

Oggi invece, a meno di un semestre dai tempi del “faremo”,
è stato fatto, sembra passato un secolo.

Il Governo Renzi è riuscito nell’impresa di abolire il
c.d. bicameralismo perfetto, solo grazie all’intesa raggiunta e sottoscritta
con il nemico storico del Partito democratico. E’ innegabile infatti che senza
i voti di Forza Italia, nessuna riforma sarebbe e/o sarà possibile permanendo i
veti incrociati di Sinistra, Ecologia e Libertà (SEL), della Lega, del
Movimento penta stellato di Peppe Grillo e dei tanti malpancisti allocati in
ambedue gli schieramenti impegnati a riformare questo nostro grande Paese.

Il fatto certo, a questo punto è che, senza l’accordo con
l’ex cavaliere, il Governo Renzi sarebbe ad un punto morto, defunto, come i
politici che ci hanno governato negli ultimi trenta anni che, ancora oggi, si
difendono, gridano al golpe, dell’uomo solo al comando, di una dittatura
strisciante e mi fermo qua.

Per fortuna, ogni tanto, beninteso, dico solo ogni tanto –
meglio non abituarsi – abbiamo qualche politico pragmatico che, prima ancora del
potere, delle poltrone e chincaglierie varie, pensa al bene del Paese, pensa a
trovare una soluzione per uscire dalla palude.

Dopo tante chiacchiere, tavoli aperti, discussioni
chilometriche, tentativi di ostruzionismo ad oltranza – a prescindere – è stata
approvata una Riforma, una grande e fondamentale riforma dell’assetto
istituzionale, con conseguenze significative di “spending review”, riduzioni
dei costi della politica e accelerazione dei tempi nell’attività legislativa.

Qualcuno in questi giorni ha detto: Renzi, invece di
pensare alle riforme, deve pensare al lavoro che non c’è, ai giovani in
difficoltà, alle tante famiglie in fascia di povertà estrema e delle file di
persone di ogni ceto ed estrazione che crescono ogni giorno presso le sedi
della Caritas.

A questi illuminati vorrei dire:

· a
fine 2012 (cura Monti- Fornero) avevamo un deficit di – 2,4;

· a fine
2013 (cura Letta – Saccomanni) avevamo un deficit di – 1,9;

· dopo
un semestre della cura Renzi – Padoan abbiamo un deficit di – 0,2.

Appare evidente l’inversione di tendenza di una
recessione tuttora in atto ma che, tuttavia, mostra chiari segni di miglioramento
fino a prevedere, ragionevolmente, un segno più della nostra economia nazionale
nel brevissimo periodo ovvero già con il trimestre in atto.

Appena qualche giorno fa, ho ricevuto una mail[1] dalla Camera di Commercio
di Foggia – sulla mia pec aziendale – che mi informava della possibilità di
incassare i crediti eventualmente vantati nei confronti della Pubblica
amministrazione.

Ecco, con questo tipo di comunicazioni è stato sostituto
il verbo del “faremo” a quello “abbiamo fatto”.

A coloro che ancora oggi accusano il Governo Renzi di
essersi di fatto alleato con il nemico storico, vorrei ricordare che il primo
tentativo di accordo – già nel dicembre
2013 – fu tentato, senza successo, proprio con le forze politiche che oggi lo
accusano di lesa maestà.

Sappiamo come è andata a finire: discutiamo, faremo,
faremo, faremo!

Volendo tradurre i fatti politici degli ultimi sei mesi
in una metafora, potremo addirittura dire che il vero alleato del cavaliere non
è stato Renzi ma, fin da primo momento, paradossalmente, è stato invece Peppe
Grillo che, con una opposizione fine a se stessa, senza un progetto una idea e con
le sue fantasiose incursioni in Parlamento, ha di fatto vanificato l’illusione
di tanti italiani che lo hanno votato.

Sullo stesso problema, riguardante i progressi della
politica e la vita di tutti noi, ci risentiamo a fine anno.

Intanto, il caldo è arrivato, l’estate è iniziata e
quindi Buone vacanze.

 

 



[1]

Caro Imprenditore

il Ministero dell\’economia e delle finanze ha chiesto
ad Unioncamere di attivare la rete delle Camere di commercio sul
territorio per informarti e sensibilizzarti sulle opportunità oggiAggiungi un appuntamento per oggidisponibili in materia di pagamenti dei debiti della Pubblica Amministrazione.

 

Ti ricordo, al riguardo, che è operativa una Piattaforma per la certificazione dei crediti (o
sistema PCC), disponibile al sito http://certificazionecrediti.mef.gov.it/CertificazioneCredito/home.xhtmlmediante la quale i creditori della pubblica amministrazione possono chiedere
il riconoscimento del proprio credito commerciale (c.d. certificazione). In
caso di inerzia della Pubblica amministrazione, il creditore, mediante la
stessa Piattaforma, potrà chiedere la nomina di un commissario ad acta che si sostituirà
all’amministrazione inadempiente.

 

Ti segnalo, inoltre, che se hai un credito nei
confronti di una Pubblica amministrazione diversa dallo Stato, maturato al 31
dicembre 2013 e già certificato, il tuo credito è assistito da garanzia dello
Stato e le condizioni praticate
dalle banche alle quali puoi cederlo per ottenere immediata liquidità sono
particolarmente vantaggiose
(la percentuale di sconto, comprensiva di
ogni onere e commissione, è dell\’1,90% in ragione d\’anno per importi di
ammontare del credito o dei crediti ceduti sino a 50.000 euro, ovvero
dell\’1,60% in ragione d\’anno per importi eccedenti i 50.000 euro).

 

Se poi hai un credito maturato sempre entro il 31
dicembre 2013 e non hai ancora presentato istanza di certificazione tramite la
Piattaforma DEVI AFFRETTARTI: la garanzia dello Stato e le condizioni vantaggiose di
cui sopra ti saranno concesse solo se presenterai istanza di certificazione
entro il 23 agosto 2014
.

 

Per agevolare l’utilizzo della Piattaforma troverai le
istruzioni per accreditarti nella Guida pratica alla certificazione dei
crediti al paragrafo 1.5.1 – I soggetti creditori (pag. 9) http://certificazionecrediti.mef.gov.it/CertificazioneCredito/documents/Guida_Pratica_alla_certificazione_dei_crediti.pdf

E’ disponibile anche una breve guida (vademecum) con le informazioni per
avere la certificazione del tuo credito con cui ottenere immediata liquidità o
compensare un debito tributario http://certificazionecrediti.mef.gov.it/CertificazioneCredito/documents/Vademecum_Breve_guida_alla_certificazione_dei_crediti.pdf

In caso di difficoltà, puoi ricorrere all’help desk utilizzando la funzione
“Richiesta Assistenza” disponibile in alto a destra sulla Home Page http://certificazionecrediti.mef.gov.it/CertificazioneCredito/home.xhtml

 

Se i link non si
dovessero aprire automaticamente copiali ed incollali nella barra degli
indirizzi del tuo browser.

Le Camere di commercio sono al tuo fianco; se hai
bisogno contattale.

 

Il Presidente

Ferruccio Dardanello

 

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