Scrivo per un problema avuto con
Banca Mediolanum relativamente alla chiusura di un conto corrente intestato a
me e a mio padre. Abbiamo aperto questo conto circa 15 anni fa e poco tempo
dopo, su consiglio del promotore finanziario a noi assegnato, abbiamo
acquistato delle obbligazioni a tre anni di Finmek. Qualche tempo dopo la
Finmek è fallita. La banca ci ha fatto firmare delle carte per effettuare l’insinuazione al passivo per le
suddette obbligazioni, ma da allora nessuna notizia. Sia parlando con il
promotore di turno sia con il servizio clienti non è mai stato possibile avere
nessuna informazione sullo stato della situazione o un riferimento (magari
dell’ufficio legale) per sapere com’è la situazione. Dopo avere cercato
informazioni, qualche mese fa abbiamo deciso di chiudere il conto, facendo
richiesta scritta a Mediolanum. Inoltre il 10 giugno 2014, dopo avere
minacciato di adire le vie legali, riusciamo a farci passare dal numero verde
l’Ufficio titoli, dove un dipendente ci offre finalmente una soluzione: mandare
un fax o una raccomandata con scritto che ” noi rinunciamo all’insinuazione al
passivo dei suddetti titoli e che, non avendo un deposito titoli altrove,
chiediamo che tali titoli vengano trasferiti sul dossier impersonale
Mediolanum, permettendo così la definitiva chiusura del conto corrente “.Così
facciamo. Dopo pochi giorni però ci arriva a casa una raccomandata in cui si
dice che il conto non può essere chiuso per via di strumenti finanziari
presenti nel deposito titoli e che quindi è necessario indicare le coordinate
del nuovo conto presso altro intermediario per trasferire il titolo oppure
conferire idonee disposizioni per la vendita. Richiamiamo il numero verde che
ci ripassa l’Ufficio titoli il quale ci dice cose ancora diverse. In
particolare, che non possiamo liberarci di queste obbligazioni, che non
dobbiamo mandare nessun fax, che comunque questo non andrebbe mandato a Milano
ma presso il tribunale che cura le problematiche Finmek. Una vera Odissea.
Elena Bruno (
Catania)
RISPONDE BANCA MEDIOLANUM
Relativamente all’esposto in
questione desideriamo informare che la Banca Mediolanum ha già notificato alla
signora Elena Bruno a mezzo lettera, di avere disposto la chiusura del conto
corrente e il trasferimento delle obbligazioni Finmek per 3mila euro nominali
sul proprio dossier impersonale, restando in attesa che la cliente invii
l’originale del modulo da lei sottoscritto che abbiamo provveduto a fornirle
tramite il suo family banker nell’ultimo incontro recentemente intervenuto. Non
appena riceveremo il modulo in questione, che potrà consegnare direttamente al
family banker, sarà premura della banca comunicare al Tribunale di Padova –
presso il quale dal 6 maggio 2004 è aperta la procedura di amministrazione
straordinaria della società Finmek – il venire meno del vincolo di
indisponibilità, il quale non comporta la rinuncia all’insinuazione al passivo
nella procedura di amministrazione straordinaria della società Finmek, ma solo
la cancellazione della sua domiciliazione presso di noi, con la conseguenza che
la cliente dovrà attivarsi autonomamente, ovvero nominando altro procuratore,
per seguire gli sviluppi della procedura.
Ciò detto e, a beneficio dei lettori,
riteniamo importante sottolineare che le operazioni di compravendita titoli –
come l’acquisto delle obbligazioni Finmek 12/04 – rientrano nel servizio di
negoziazione fornito da Banca Mediolanum, la quale non ha preso parte al
collocamento del titolo in esame. La banca si è quindi limitata ad eseguire,
secondo le modalità del mercato di riferimento, la disposizione della cliente
del 12 dicembre 2001, nella quale lei stessa aveva dichiarato che l’operazione
era conforme ai suoi obiettivi di investimento e di essere a conoscenza dei
relativi rischi, oltremodo richiamati nelle ” Norme che regolano i servizi
bancari e finanziari prestati da Banca Mediolanum”, a lei consegnate in
occasione della sottoscrizione del contratto di conto corrente.
Ciò nondimeno Banca Mediolanum si è
sempre resa disponibile, nel corso di questi anni, a venire incontro alle
esigenze dei propri clienti nel caso riscontrasse l’impossibilità di dare
esecuzione alla richiesta di estinzione del rapporto per la presenza di titolo
in default.
Tuttavia il trasferimento sui conti
tecnici della banca destinati alla gestione di situazioni particolari, in
presenza di titoli come quello in questione, non è automatico.
Nel caso della signora Bruno,
infatti, in data 18 ottobre 2004
ha conferito apposito mandato a Banca Mediolanum per la
presentazione della domanda di ammissione al passivo nella suddetta procedura
di amministrazione straordinaria. In forza di detto mandato, ha quindi
autorizzato l’apposizione del vincolo di indisponibilità sul titolo,
impegnandosi a disporre dello stesso solo previa comunicazione scritta a mezzo
raccomandata, da indirizzare alla banca, nel qual caso il mandato – che
precisiamo essere assunto a titolo gratuito – si sarebbe inteso revocato.
In mancanza di tale comunicazione,
non è stato possibile dare corso alla richiesta di chiusura del rapporto
avanzata dalla cliente solo in data 28 aprile 2014 per il tramite del suo
family banker; in quella sede, infatti, non ha impartito alcuna comunicazione
per il titolo Finmek Int 7% 12/04, depositato nel dossier, contrattualmente e
inscindibilmente collegato al conto corrente. La banca ha provveduto a
contattare la signora Bruno telefonicamente senza tuttavia ricevere istruzioni
sul trasferimento del titolo. Le indicazioni utili per la risoluzione del caso
erano state a suo tempo fornite nella domanda di ammissione al passivo nonché
nella nostra comunicazione del 1° dicembre 2010 inviata in risposta alla e-mail
che la cliente ci ha inviato il 15 ottobre 2010. In questa circostanza
e, successivamente, con la nostra ultima e-mail del 31 gennaio 2011, avevamo
anche avuto modo di spiegare che la Banca Mediolanum, impegnandosi a seguire il
procedimento in nome e per conto della clientela, avrebbe provveduto a
informare i diretti interessati in merito a eventuali sviluppi della procedura
di insinuazione al passivo per il rimborso dei titoli nonché alla sua eventuale
conclusione. Tali comunicazioni non ci sono state poiché ancora ad oggi non
sono noti né prevedibili i tempi e i risultati della procedura medesima. Pur
rammaricati per la decisione di concludere il suo rapporto con Banca Mediolanum
ricordiamo alla signora Bruno che il suo family banker resta a sua completa
disposizione per fornire ogni ulteriore chiarimento dovesse rendersi ancora
necessario.
DAL ” PLUS24 – IL SOLE 24 ORE
” DEL 27 SETTEMBRE 2014