Una società che svolge attività di bar
rilascia ai clienti, che pagano con i ticket o buoni pasto, scontrino con la
dicitura “corrispettivo non riscosso” per l’importo totale del buono. Nel caso
in cui l’importo del buono è superiore alla consumazione, è corretto indicare
il credito manualmente sul retro dello stesso scontrino non riscosso,
utilizzato nei giorni successivi fino ad esaurimento, considerato che in caso
di controllo il cliente potrà solo fornire uno scontrino con una data
antecedente e indicazioni del credito manuale?
M.
M.– TORINO
R
I S P O S T A
Si
ritiene che nel caso prospettato, annotato il credito residuo del buono pasto
sullo scontrino fiscale, rilasciato con la dicitura “corrispettivo non
riscosso” per il totale importo del buono pasto stesso, occorra riportare negli
scontrini successivi, emessi con la stessa dicitura fino ad esaurimento del
credito, gli estremi del primo scontrino fiscale – previa esibizione di
quest’ultimo da parte del cliente – e con l’indicazione del credito residuo
utilizzato.
DAL “IL SOLE 24 ORE” DEL 04
MAGGIO 2015