sabato, Settembre 21, 2024
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LA POLITICA IN VETRINA: E’ tempo scegliere!

 

Il risultato
della recente tornata elettorale del nostro Paese e la difficile gestione dell’immigrazione
da parte dell’Unione europea, mettono a dura prova la capacità di sopportare le
emergenze ed individuare soluzioni da parte del Governo in carica.

L’ho già
detto in precedenti occasioni, ma l’imperversare degli scandali, una corruzione
senza fine, accompagnato da un “astensionismo” di oltre il 50% ai recenti
appuntamenti elettorali, deve indurre la
classe politica a fare qualche riflessione.

Alcuni
osservatori ritengono che l’eccesso di decisionismo ed intransigenza verso ogni
forma di trattativa con le parti sociali da parte del Governo Renzi, la grande
partecipazione alla protesta di piazza alla preannunciata Riforma della scuola,
siano le principali cause della caduta di appeal da parte dell’elettorato verso
il Partito Democratico.

Bisogna
riprendere il dialogo, allargare il tavolo, ascoltare tutti e trovando una
soluzione per i problemi che stanno oggi sul tappeto: Riforma del Senato, della
Scuola, del Fisco, della Pubblica amministrazione, della RAI e altro ancora.

Insomma,
secondo gli stessi soloni, bisogna tornare a discutere cercando ad ogni costo
di trovare una unanimità e, se non si trova pazienza, si rinvia a tempi
migliori.

Così si è
sempre fatto. Non si è mai visto che si assumono decisioni così importanti in
pochi mesi pur con un dissenso interno così forte.

Cose da
pazzi!

Personalmente,
penso invece che sono state proprio quelle decisioni – valga per tutti il lungo
elenco delle Riforme fatte[1] – a dare
una speranza di cambiamento di benessere al termine di una lunga crisi, non
solo economica.

Tutti gli
indicatori economici stanno dicendo, con costanza, che la strada intrapresa è
quella giusta e che la percentuale di crescita sul PIL fa ben sperare anche nel
breve periodo, per una congiuntura economica sfavorevole ormai alle spalle.

Se così è,
ben venga il “Renzi” della prima ora, acceleriamo sulle Riforme in cantiere,
chi ci sta ci sta: la democrazia è soprattutto questo, significando che alla
fine la responsabilità circa l’esito delle riforme sarà solo della classe di
Governo.

Se, come
sono certo, arriveranno i risultati attesi, tutti i problemi saranno alle
spalle, un lontano ricordo e non si potrà più fare alcuna strumentalizzazione
anche politica sulla disperazione della gente.

Buon lavoro
Presidente!

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