Si
chiede se un dipendente delle forze armate, che possiede due fabbricati per
civile abitazione, in due diversi comuni, di cui uno locato, e che svolge
l’attività lavorativa in un terzo comune dove possiede la residenza, può
considerare come abitazione principale il fabbricato non locato, sia ai fini
Imu che ai fini reddituali?
G. C.– SALERNO
R I S P O S T A
La risposta è
negativa: il lettore, ancorché dipendente di una delle forze armate, non potrà
beneficiare di alcuna agevolazione perché proprietario di due unità
immobiliari. A decorrere dall’1 gennaio 2014, l’Imu non è dovuta per l’unico
immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto urbano come unica unità
immobiliare, posseduto, e non concesso in locazione, dal personale in servizio
permanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia ad
ordinamento militare e da quello dipendente delle Forze di polizia ad
ordinamento civile, nonché dal personale del Corpo nazionale dei vigili del
fuoco, e, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 28, comma 1, del decreto
legislativo 19 maggio 2000, n.139, dal personale appartenente alla carriera
prefettizia.
Per
questi soggetti, quindi, si applicano le agevolazioni Imu per l’abitazione
principale, indipendentemente dalla sussistenza della dimora abituale e della
residenza anagrafica, purché gli stessi posseggono un unico immobile, iscritto
o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, non
concesso in locazione.
DAL “IL SOLE 24 ORE” DEL 17
AGOSTO 2015