venerdì, Maggio 17, 2024
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LA POLITICA IN VETRINA: Una passione “senza tempo”



Dai tempi di tangentopoli, scoppiata a Milano agli inizi degli anni ’90 che ho cominciato a interessarmi e parlare di politica.
I fatti di cronaca, caratterizzati dai continui arresti di politici & imprenditori, accomunati dall’annoso e ahimè perdurante fenomeno di una corruzione dilagante, mi ha costretto a riflettere, da subito, sulla genesi di tale connubio criminale.
Ancora oggi, senza la presunzione di esaustività, continuo a pormi la stessa domanda: perché dall’esercizio di una cosa bella, alta e nobile come la politica si debba poi scadere in vicende così squallide come la corruzione?
Fare politica non è per tutti.
Qualcuno ha detto che serve militanza, esperienza, capacità dialettica, cultura, intelligenza, intuito.
L’esercizio di un potere da parte del personaggio politico, di carattere amministrativo e gestionale nell’interesse della Pubblica amministrazione, sovente, come vediamo dalle numerose inchieste giudiziarie, si trasforma in “interesse personale”.
Dall’altro, troviamo l’imprenditore che, sovente, sfugge alle regole sulla trasparenza, sulla competizione, perseguendo un risultato economico, come la vincita di un appalto pubblico, contribuendo ad alterare la procedura di gara offrendo denaro.
Insomma, vincere facile!
Così facendo, da ambo le parti, si crea una commistione di interessi, un accordo illecito, criminale, difficilissimo da scoprire.
Ricordo una indagine, facevo il finanziere in terra di Calabria e interrogai una trentina di imprenditori che, seppure invitati a partecipare ad una Licitazione privata interessante la realizzazione di un “prefabbricato” per una base d’asta da 300mlioni di lire indetto da un Comune della provincia di Catanzaro, nessuno vi aveva partecipato, con risposte di questo tenore:
“Comandante, ho ricevuto l’invito con Raccomandata a meno di un paio di giorni dalla chiusura dell’offerta e apertura delle buste e quindi ho cestinato senza perdere tempo”.
La giurisprudenza di legittimità dell’epoca diceva pressappoco: “Anche se non è fissato un termine perentorio entro il quale inoltrare gli inviti alle imprese, commette ABUSO D’UFFICIO l’amministratore pubblico che non consente una valutazione adeguata del capitolato onde consentire all’imprenditore poter fare una offerta congrua”.


Malgrado gli episodi contingenti di Roma e Milano, molta strada è stata fatta nella lotta alla corruzione (1), nuovo Codice degli appalti pubblici (2) – D.lgs 50/2016 – dove si discute sulla opportunità – a mio avviso molto utile – della introduzione della figura dell’Agente provocatore.


Per concludere credo per fare politica – non da professionisti, ovvero senza alcuna retribuzione – occorra passione, tempo e assenza di interessi personali.
Un mio carissimo amico mi ripete spesso che se non vogliamo combattere con i problemi che continuamente la cronaca ci ricorda, la lista dei candidati li dobbiamo far venire dalla luna.


L’onestà non è di questa terra?


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(1) LEGGE N.69/2015 ————–
– la reintroduzione del reato di falso in bilancio come reato di pericolo, procedibile d’ufficio, salvo nell’ipotesi di società non soggetta al fallimento;
– l’inasprimento delle pene per le fattispecie di peculato (da 4 anni a 10 anni e 6 mesi), di corruzione propria (da 6 a 10 anni), di corruzione impropria (da 1 a 6 anni), di induzione indebita (da 6 anni a 10 anni e 6 mesi) e di corruzione in atti giudiziari (da 6 a 12 anni, con la possibilità di arrivare fino a 20 nei casi più gravi);
– l’attenuante del «ravvedimento operoso» per chi si adoperi efficacemente per evitare conseguenze ulteriori del delitto, assicurare le prove ed individuare i colpevoli, o per il sequestro delle somme trasferite;
– il condizionamento della possibilità di accedere ai riti alternativi alla circostanza della previa effettiva ed integrale del prezzo o del profitto del commesso reato contro la pubblica amministrazione;
– la licenziabilità del dipendente pubblico corrotto condannato ad una pena di almeno 2 anni di reclusione.


(2) https://www.giovannifalcone.it/8687/nuovo_codice_degli_appalti_novita_principali_d_lgs_n_50_2016_.html


 

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