“Benedetti siano
gli istanti,
e i millimetri
e le ombre delle
piccole cose.!”
Difficile è sottrarsi al fascino che genera la figura
dello scrittore portoghese Fernando PESSOA e non solo perché è alonato dal
mistero dei suoi tanti eteronimi e del suo enorme patrimonio letterario
lasciato inedito in una sorta di arca fino alla morte avvenuta nel 1935, ma
anche per l’originalità delle sue riflessioni. Da uno di questi testi, il Libro
dell’inquietudine, ho tratto un’intuizione folgorante, che spesso è banalmente
sintetizzata nello stereotipo “piccolo è bello”.
In realtà. PESSOA vuole ricordarci che ogni goccia di
materia e di tempo, ogni vento quotidiano minuscolo, ogni millimetro di spazio,
ogni balgiore e ogni ombra contengono un microcosmo che la nostra superficialità
ignora, presi come siamo solo da ciò è clamoroso e appariscente.
LEOPARDI nel suo Zibaldone annotava in modo altrettanto fulminante:
<<I fanciulli trovano il tutto nel nulla, gli
uomini il nulla nel tutto>>.
DAL SOLE 24 ORE
DELL’11 FEBBRAIO 2017