“Il nostro amore
è testardo come un mulo, vivo come il desiderio, crudele come la memoria,
stupido come i rimpianti, tenero come il ricordo, freddo come il marmo, bello
come il giorno, fragile come un bambino.”
S’intitolano Questo
amore i versi di Jacques Prevert, il famoso poeta, sceneggiatore e
cantautore francese morto nel 1977, che abbiamo citato in apertura al mese
tradizionalmente dedicato alle sempre più rare celebrazioni nuziali. Essi sono il ritratto dell’amore umano,
fragile e glorioso, delicato e potente, tragico e luminoso al tempo stesso,
quando però è autentico e non una scimmiottatura. Si, perché – soprattutto in
un’epoca che ama il pret-a-porter e ilfast-food anche nei sentimenti – l’equivoco è in agguato, e sesso diventa
sinonimo normale di amore. In realtà, il vero amore è come la vita: è un
impasto di bene e di male, di grandezza e di miseria, eppure è una realtà che
ci fa essere persone e non animali o cose.
Indimenticabili le parole dell’Edipo a Colono di Sofode: <<Una parola ci libera da tutto il peso
ed il dolore della vita e quella parola è amore>>. E’ per questo che
nel più bel poema d’amore, il biblico Cantico
dei cantici, l’amore è definito come una <<una fiamma divina che le grandi acque non riescono a spegnere
né i fiumi a travolgere>>.
DAL SOLE 24 ORE
DEL 7 MAGGIO 2017