sabato, Maggio 18, 2024
spot_img

FONDI EXPO: Magistrati, “Indaghiamoci”!

Un ex magistrato come Raffaele CANTONE, attuale dirigente dell’autorità nazionale anti corruzione qualcosa lo ha detto quasi subito: “I
criteri utilizzati per la gestione dei 16 milioni di euro dal Tribunale
di Milano presentano aspetti poco chiari e scarsa trasparenza
nell’assegnazione degli appalti”.

Adesso, ci sono tre
esponenti del Consiglio Superiore della Magistratura che chiedono di
“aprire un fascicolo” per valutare eventuali profili di responsabilità
nell’ambito della utilizzazione di tali ingenti spese, impiegate dal
Tribunale di Milano, nel quadro dell’adeguamento anche tecnologico dei
principi organizzativi previsti per il processo civile telematico di cui
alla risoluzione consiliare del 13 maggio 2015, nonché la verifica
della regolare gestione dei fondi pubblici utilizzati per
l’implementazione di specifici progetti organizzativi.

Cose grosse, mi verrebbe da dire!

Tale Giovanni CANZIO, designato a prendere l’importante decisione, sia pure insieme a qualche
altro, deve decidere circa l’opportunità di procedere a queste
indagini laddove, all’epoca dei fatti da alcuni ritenuti“poco chiari”, guidava la Corte di Appello del Tribunale milanese.

Intanto, per creare un minimo di suspense l’alto magistrato qualcosa lo ha già detto: “Non solo non sappiamo niente di questi contratti ma niente ne vogliamo sapere”.

E poi qualcuno dice che le nostre sentenze non sono sufficientemente chiare: più chiaro di così!

La
vicenda, per quanto ancora in stato embrionale mi ricorda quando un
quarto di secolo addietro, nel quadro di una indagine di una Procura
della Repubblica circa l’operato di un magistrato in Servizio Permanente
Effettivo inquisito per “concussione[1]“, laddove chi vi scrive venne interessato e sentito come “persona
informata sui fatti – ex artt.351 Codice di procedura penale”, nella mia
veste di Ufficiale di polizia giudiziaria Comandante di una Sezione di
Polizia tributaria della Guardia di finanza.

Alla fine della giostra, il nostro magistrato, fu’ assolto con questa motivazione: “I fatti di cui è accusato e oggetto di questo giudizio al termine del
relativo dibattimento, per quanto deontoligicamente gravi, non sono
penalmente rilevanti.”

Lo stesso magistrato, giudicato
birichino e assolto dalla grave accusa, ebbe modo di leggersi l’intero
fascicolo, ivi compresa la mia “testimonianza” ritenuta a dir poco blasfema e per questo fui denunciato per “calunnia” da cui venni naturalmente e completamente prosciolto dopo un annetto di quarantena!

Avevo unicamente riferito “fatti & circostanze” apprese nel corso di una indagine delegata dall’Autorità giudiziaria.

Della vicenda milanese ne continueremo a parlare, almeno parlare, chissà che qualcosa succede, quando si dice il “prestigio e l’autonomia della magistratura”.

Quando si dice!

===============

[1] Concussione: Trattasi del reato più grave commesso da un dipendente pubblico nei confronti dell’amministrazione dello Stato

Ti potrebbero interessare anche

ULTIMI ARTICOLI

Non sei ancora iscritto?

Prova la nostra demo

CATEGORIE

ATTUALITA'

Uif: Aggiornamento informazioni sulle "comunicazioni oggettive"

Uif: Aggiornamento informazioni sulle “comunicazioni oggettive”

Uif: Aggiornamento informazioni sulle "comunicazioni oggettive" 1 Nuovi controlli automatici sulle Comunicazioni Oggettive https://uif.bancaditalia.it/pubblicazioni/comunicati/documenti/Oggettive_nuovi_controlli_2024.pdf
Tassa Patrimoniale

Europee, la capolista Pd nel Nord Ovest Cecilia Strada: serve una tassa patrimoniale. È...

Europee, la capolista Pd nel Nord Ovest Cecilia Strada: serve una tassa patrimoniale. È polemica Fonte: Il Sole 24 Ore Cecilia Strada, candidata per il Pd per le prossime elezioni europee nel collegio Nord-Ovest apre alla...