domenica, Maggio 19, 2024
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Ecco le riforme non più rinviabili | L’analisi di Francesco Giavazzi

Ecco le riforme non più rinviabili | L’analisi di Francesco Giavazzi

Fonte: ripartelitalia.it

Sul Corriere della Sera Francesco Giavazzi si occupa delle riforme non più rinviabili.

Riforme che sono il punto centrale del Pnrr, e che ci siamo impegnati a fare in cambio dei soldi ricevuti.

Qui – scrive – c’è un esempio illuminante perché affronta alla radice uno dei motivi della nostra bassa crescita e dello scarso afflusso di investimenti dall’estero: i tempi biblici della giustizia italiana.

Per quanto riguarda le cause civili la riforma della giustizia concordata nell’ambito del Pnrr prevede, entro il 2026, anno di fine del piano, la riduzione del 40%, dei tempi di decisione dei processi.

A metà strada, 31 dicembre ‘23, la riduzione media raggiunta era del 17,4%, poco meno della metà del traguardo finale.

Risultati analoghi per l’eliminazione dell’arretrato, un altro impegno della riforma: i dati pubblicati sul sito del ministero della Giustizia mostrano che al 31 dicembre ’23 nelle Corti di appello era stato eliminato il 97% dell’arretrato accumulato fra il 31 dicembre 2017 e il 31 dicembre 2019; l’85% nei tribunali di primo livello.

Un’altra area dove i risultati sono positivi è la riorganizzazione delle stazioni di appalto attuata nell’ambito del nuovo Codice degli Appalti, un altro impegno del Pnrr.

Prima della sua introduzione le stazioni appaltanti, cioè preposte alle gare per gli acquisti delle pubbliche amministrazioni, potevano auto-qualificarsi.

Ora tutte le stazioni devono essere accreditate dall’Anac, l’Autorità Nazionale Anti-corruzione.

Ma non tutto funziona: il ministero dell’Istruzione ad esempio è in ritardo soprattutto sulla costruzione di nuove scuole e nuovi asili, e non è il solo.

Semplici inadempienze?

Può darsi.

Sarà lunga da ricercare la catena di interessi e di inefficienze che determina i mancati risultati.

Ma lo Stato, così come le imprese, vive anche di messaggi.

Del continuo richiamarsi alle strategie che sottendono alle sue azioni.

E oggi, al di là di tanti risultati positivi, del Pnrr come agente di trasformazione e miglioramento dello Stato e del Paese, si rischiano di perdere le tracce.

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1 commento

  1. Una delle ragioni della bassa crescita e degli investimenti esteri che non arrivano, deriverebbe, a detta dell’autorevole articolista del Corsera, dipende dalla nostra Giustizia a forma di lumaca o tartaruga: Fate voi!
    Io aggiungerei le tante “delocalizzazioni d’impresa”, dove i nsotri imprenditori scappano per andare ad investire i loro soldi, legittimamemnte, altre parti della stessa Unione europea.
    In questo, fino a quando questa fuga persiste, sartà difficile attendersi un fenomeno inverso, dove gli imprenditori vengono ad investire qui da noi.
    E allora, cosa dobbiamo fare per superare le nostre secolari criticità?
    Alla Riforma della giustizia – separazione delle carriere fra inquirenti e giudicanti, anche l’interrogatorio di garanzia ex ante (prima dell’arresto in Misura cautelare), darà certmente un impulso positivo al raggiungimento di un risultato atteso ed ottimale.
    Serve investire in beni materiali ed immateriali – trasporti di porti ed aeroporti – digitalizzazione della p.a. – controllo del territorio per il ripristino di aree di legalità, rete internet veloce per i servizi alle imprese.
    Insomma, approfittiamo del Pnrr e ripartiamo dall’anno zero. Gli italiani non possono più attendere!

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