sabato, Maggio 18, 2024
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DECISIONE DEL GUP: Non è reato ministeriale

Bando ai formalismi anche se l’imputato all’epoca del fatto per cui si procede era ministro e parlamentare in carica. Secondo il pm che ha indagato l’illecito ha natura «comune» e il Gup è d’accordo: l’eccezione di incompetenza funzionale proposta dalla difesa è respinta e va ne esclusa l’abnormità nonostante la decisione non sia stata comunicata alla camera parlamentare di appartenenza dell’interessato. È quanto emerge dalle motivazioni della sentenza 10130/11, emessa dalla sesta sezione penale della Cassazione, il cui dispositivo era stato anticipato in sintesi nei giorni scorsi.

Nessuna comunicazione
Ha visto il giusto il Gup che esclude sia la natura ministeriale del reato sia l’obbligo di comunicazione al Parlamento. Il giudice si convince che il fatto per cui si procede, sia pure (asseritamente) commesso quando l’imputato era componente del Governo, è invece riconducibile ad un uso strumentale della carica politica di segretario nazionale del partito rivestita da quest’ultimo senza che ne risulti in qualche modo investita l’appartenenza all’Esecutivo. Di conseguenza va esclusa la competenza del Tribunale dei ministri di cui all’articolo 96 della Costituzione. Né si può invocare la sentenza costituzionale 241/09 per far dichiarare «abnorme» l’ordinanza del giudice, laddove il magistrato ha ritenuto di non investire la Camera di appartenenza dell’interessato, impedendo così all’organo parlamentare di esprimere la sua valutazione e, dunque, di sollevare il conflitto di attribuzione. Dalla decisione della Consulta citata dalla difesa dell’imputato, spiegano infatti i giudici con l’ermellino, emerge solo che il dovere informativo riguarda esclusivamente i rapporti fra il Tribunale dei ministri e il Parlamento, mentre non è previsto alcun obbligo di comunicazione in capo all’autorità giudiziaria “ordinaria”; nella specie, d’altronde, la Camera di appartenenza dell’imputato si è attivata in modo autonomo sollevando il conflitto di attribuzione contro la Procura della Repubblica e il Gup del Tribunale. Il Tribunale dei ministri, infatti, non è mai stato investito della questione.

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