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Come agisce l’azoto scelto dall’Alabama per la pena di morte

Come agisce l’azoto scelto dall’Alabama per la pena di morte

L’azoto, usato dall’Alabama per Kenneth Eugene Smith, condannato alla pena di morte, non era mai stato testato prima sull’uomo e non viene utilizzato nemmeno per l’eutanasia degli animali a causa della sua disumanità. Il suo effetto e gli Stati Usa che lo hanno già autorizzato

26 Gennaio 2024 15:05
Fonte: Startmag.it

 

La prima volta l’esecuzione di Kenneth Eugene Smith, condannato a morte in via definitiva nel 1996 per l’omicidio su commissione di una donna da parte del marito che voleva riscuotere il risarcimento, non era andata come previsto. Lo Stato dell’Alabama ha quindi deciso di utilizzare un metodo mai usato prima: l’azoto.

Ecco come agisce, perché è considerato disumano e quali altri Stati Usa stanno pensando di introdurlo per la pena di morte.

LA DISUMANA DECISIONE DI RICORRERE ALL’AZOTO

Smith, la cui esecuzione era stata prevista nel novembre 2022, allora era sopravvissuto all’iniezione letale. Gli addetti che avevano dovuto somministrargliela non erano infatti riusciti a trovare la vena giusta e il condannato aveva riportato dolori atroci, nonché insonnia, angoscia e depressione nel tempo a venire per il trauma vissuto.

Nonostante le opposizioni degli avvocati e di numerose associazioni, l’Alabama ha comunque deciso di programmare una seconda esecuzione, utilizzando questa volta l’azoto, mai testato prima e che le associazioni a tutela dei diritti umani e anche l’Onu ritengono possa equivalere a una tortura vera e propria.

Le organizzazioni di attivisti per i diritti civili riferiscono essere talmente brutale che non viene adottata neanche dai veterinari per l’eutanasia degli animali.

La scelta dell’azoto è stata anche dovuta al fatto che gli Stati in cui è prevista la pena di morte fanno ormai fatica a eseguire le condanne con i farmaci letali perché le aziende farmaceutiche si rifiutano di consentirne l’utilizzo a questo scopo.

L’EFFETTO DELL’AZOTO

Nonostante lo Stato dell’Alabama abbia dichiarato che la morte con l’azoto è “forse il metodo di esecuzione più umano mai concepito”, e affermato che Smith avrebbe probabilmente perso i sensi nel giro di uno o due minuti per poi morire subito, non è andata affatto così.

Il gas di azoto, fatto inalare a Smith tramite una maschera, è fluito per circa un quarto d’ora fino a quando 29 minuti dopo l’inizio dell’esecuzione il condannato è morto per ipossia, ovvero carenza di ossigeno nell’organismo.

I giornalisti che erano presenti come testimoni oculari hanno raccontato di una sofferenza indicibile. Dopo che il gas ha cominciato a fuoriuscire, Smith si è infatti dimenato per un paio di minuti e poi è stato visto respirare affannosamente per molti altri minuti. Prima di morire ha detto: “Stasera l’Alabama fa fare un passo indietro all’umanità. Grazie per avermi sostenuto. Vi amo tutti”.

QUALI ALTRI STATI USA POTREBBERO USARE L’AZOTO

Negli Stati Uniti soprattutto Oklahoma e Mississippi hanno tenuto gli occhi puntati sull’esecuzione poiché hanno già approvato il metodo dell’azoto, ma non hanno ancora né sviluppato un protocollo per utilizzarlo né costruito le strutture.

Attualmente, la pena di morte negli Usa è stata abolita in 23 Stati e altri 6 – Arizona, California, Ohio, Oregon, Pennsylvania e Tennessee – osservano una moratoria.

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