venerdì, Maggio 17, 2024
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Non pagano le tasse, la gdf sequestra un milione a due società

Non pagano le tasse, la gdf sequestra un milione a due società

(ANSA) – TORINO, 19 APR – La guardia di finanza di Torino ha eseguito il sequestro preventivo di oltre un milione di euro a due società che producono, lavorano e commercializzano la Pietra di Luserna, roccia estratta tradizionalmente in Val Pellice, in Piemonte, e utilizzata nell’edilizia. Un’indagine dei finanzieri della compagnia di Pinerolo (Torino), coordinata dalla Procura del capoluogo piemontese, ha portato a ritenere che gli amministratori delle due società siano responsabili di omessa dichiarazione, occultamento e distruzione di documenti contabili e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. Sono stati quindi deferiti all’autorità giudiziaria.

L’operazione, denominata Rolling Stones, è nata da attività ispettive tributarie, che hanno interessato anche ulteriori soggetti economici che lavorano nello stesso settore. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, le due società sarebbero inoltre subentrate nell’attività svolta da un terzo soggetto economico, facente capo ai medesimi rappresentanti legali. Avrebbero causato il depauperamento del patrimonio sociale e delle disponibilità finanziarie, rendendolo insolvente nei confronti dell’Erario e al riparo da un’eventuale procedura di riscossione coattiva.

È emerso inoltre il coinvolgimento di uno studio di consulenza legale e amministrativa di Torino, che avrebbe verosimilmente coadiuvato le società nel concretizzare gli illeciti. Il gip del Tribunale di Torino ha quindi emesso un decreto di sequestro preventivo delle somme costituenti il profitto del reato, per complessivi 862.621 euro e sono stati sottoposti a sequestro i beni aziendali oggetto di cessione fraudolenta tra le società coinvolte nel disegno criminoso, per ulteriori 270.000 euro. (ANSA).

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1 commento

  1. Quando un ammnistratore effettua prelievi di contante ingiustificato e poco coerenti alla strumentalità dell’impresa, ovvero dispone bonifici verso soggetti esterni – solitamente amante, moglie o figli – senza che abbia alcun collegamento con l’oggetto sociale, potrebbe essere una premessa per una bancarotta fraudolenta. essendo il tutto finalizzato a far scomparire il patrimonio dell’azienda.
    In questi casi, bisogna fare una valutazione per l’inoltro di una eventuale Segnalazione di operazione sospetta.

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