Gli statali agli sportelli non possono prendersela comoda sulle richieste di rilascio dei documenti presentate dai cittadini. Hanno, al massimo, trenta giorni di tempo anche se la risposta e’ negativa, dopodichè rischiano una condanna per omissione d’atti d’ufficio e quindi il carcere.
La linea dura contro il malfunzionamento di alcune amministrazioni arriva dalla Corte di cassazione che, con la con la sentenza 14466, ha confermato la condanna nei confronti di un funzionario del comune di Castelvetrano, in provincia di Marsala, che non aveva dato nessuna risposta a una signora che richiedeva una pratica edilizia.
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L’inerzia degli statali sulle richieste dei cittadini puó costare il carcere
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