Fonte: cassazione.net==============La Cassazione dà una bordata alla comunione legale nel matrimonio. Infatti, ne resta eslcuso il bene acquistato dopo il matrimonio con denaro appartenente, prima delle nozze, a uno solo dei coniugi. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione nella sentenza n. 10855 di ieri, respingendo il ricorso di una vedova contro i figli del suo defunto marito, dai quali pretendeva di ottenere il 50 % dei titoli e dei soldi depositati dal marito presso una banca di Bergamo, per un ammontare di quasi 2 milioni di euro. La donna, sposata in seconde nozze con l’uomo e perciò non legata ai figli del marito da un rapporto di parentela, fondava la sua pretesa sul fatto che i suoi beni e quelli del coniuge erano in comunione legale. La Suprema Corte, constatando che i beni oggetto della disputa erano beni personali del defunto, preesistenti al matrimonio, ha negato il diritto della donna di ottenere la metà di quei soldi, affermando che qualora uno dei due coniugi in comunione legale acquisti un bene usando un altro bene ad esso appartenente prima del matrimonio, l’acquisto non potrà essere incluso nella comunione legale. I giudici di Piazza Cavour si sono poi spinti oltre, stabilendo che questo principio è valido anche le caso in cui il bene impiegato per l’acquisto sia del denaro.
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