giovedì, Maggio 2, 2024
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SUCCEDE IN ITALIA: INTESA, libretti al fondo dormienti

Una mia anziana zia agli inizi degli anni 80 aprì due libretti al portatore presso la Cassa di Risparmio e Monte di Credito siu Pegno di Mirandola (Mo), divenuta successivamente Cassa di Risparmio di Firenze del gruppo Intesa Sanpaolo,; in 30 anni almeno l\’intestazione della banca è cambiata. Battute a parte, lo scorso anno la zia, ormai 85enne, si è ricordata dei libretti e ha chiesto, come suo diritto, il rimborso degli stessi. La banca, per due situazioni simili, ha assunto due comportamenti diversi. Nel primo caso, libretto aperto nel 1983 e mai più movimentato successivamente, ha rilasciato regolare attestazione di devoluzione al fondo rapporti dormienti. Nel secondo caso, libretto istituito nel 1981, e ultimo movimento nel 1990, la banca asserisce che hanno smarrito la documentazione ed è intervenuta la prescrizione decennale del rapporto di deposito. Ma questi signori fanno i banchieri/bancari oppure i rigattieri? Confondono la prescrizione del deposito delle merci con un deposito di denaro dove, anche se per pochi spiccioli, pagano interessi. Per quanto sopra, chiedo, per la terza volta (la prima volta mi hanno risposto con la motivazione descritta sopra le altre che mi faranno sapere), a Intesa Sanpaolo o a chi per essa, il Saldo del libretto o l\’attestazione della devoluzione al fondo dormienti. Spero che il vostro intervento porti la banca a fare il proprio dovere. F/to Francesca Sartorio – (via e- mail)
 
RISPONDE BANCA Cr Firenze (gruppo Intesa Sanpaolo)
 
In merito alla segnalazione della signora Francesca Sartorio confermiamo quanto già comunicato alla cliente. Il diritto di credito relativo al libretto aperto nel 1981 si è estinto per prescrizione, poichè sono trascorsi più di dieci anni dall\’ultima operazione registrata (1990); questo principio è stato più volte affermato dalla Corte di Cassazione ed è stato richiamato in qualche occasione anche dall\’Arbitro bancario finanziario (ABF).
La banca avrebbe potuto valutare di procedere comunque al pagamento (come fatto in casi analoghi), ma ciò non è stato possibile a causa della mancanza delle proprie scritture contabili di alcun riferimento a questo rapporto (essendo tra l\’altro trascorso anche il termine decennale per la conservazione dei documenti). L\’importo relativo al libretto aperto nel 1983, registrato nelle scritture contabili della banca, è stato invece – come già comunicato – devoluto al fondo pubblico relativo ai rapporti bancari dormienti.
DA PLUS 24 DEL IL SOLE 24 ORE DEL 24 MARZO 2012

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