SPENDING REVIEW: Dalle chiacchiere ai fatti

Ai tanti annunci cui ci hanno abituati  per decenni i nostri vecchi politici politicanti – ahimè ancora comodamente seduti e arroccati al Parlamento nazionale – oggi, per la prima volta il Governo in carica alla guida del Professore Mario MONTI, ha cominciato a scalfire quel pachiderma della spesa pubblica finora considerata necessaria al funzionamento della macchina statale.

“La necessità aguzza l\’ingegno”, era solito ripetere mio padre quando portavo i calzoni corti che, al tempo stesso, non sempre riuscivo a coglierne la portata.

La crisi che stiamo vivendo e che ci ha visto sull\’orlo del precipizio (praticamente della bancarotta economica), ovvero alcuni dei provvedimenti consequenziali[1], mi ha fatto meglio comprendere la portata del detto popolare a conferma che, come spesso accade, le più grandi invenzioni vengono conseguite in tempo di guerra, ovvero in presenza di necessità estreme.

Quella di rivedere la spesa[2] quindi, oltre ad essere un\’attività di buon senso che si sarebbe dovuta fare a prescindere dalla grave contingenza in atto, dimostra una coerenza ed un coraggio del Governo in carica mai registrato in passato e che, se andrà in porto per come preannunciato nel decreto[3] e che come comune cittadino auspico, consentirà di ottenere significativi risparmi di spesa.

L\’intera attività di revisione, per come si è visto, ruota attorno al funzionamento della Pubblica amministrazione, dalle consulenze agli affitti, dagli acquisti centralizzati di beni e servizi ai tagli di Tribunalini e sedi giudiziarie distaccate fino a diverse centinaia di Giudici di pace sparpagliati sull\’intera penisola del territorio nazionale e, per finire, al taglio delle Provincie e posti letto nella sanità.

Avanti così, insieme ai tagli dei Consigli di amministrazione dei tanti carrozzoni pubblici delle società controllate (spesso costituite da una miriade di società a partecipazione pubblica, praticamente dei “Vuoti a perdere …”) utili soltanto alla distribuzione di poltrone per ex politici trombati a consultazioni popolari.

E\’ una svolta storica! Avanti così Presidente Monti, questa è\’ la strada giusta. La gente comune, quella che vive senza privilegi, silenziosa e che paga le tasse sta dalla sua parte.

Attendiamo con ansia i risultati. Chi vivrà, vedrà!