Scrivo allo Sportello Reclami di
“Plus24” per capire se il comportamento della mia banca è corretto. Ho un conto
corrente per la mia attività di commerciante alla Bnl di Fucecchio, provincia
di Firenze. Alcuni mesi fa una banca “concorrente” mi ha proposto un conto
corrente per il mio negozio con dei costi quantificabili a circa la metà di
quelli applicati dal mio istituto di credito. Sono così andata alla mia banca e
ho chiesto maggiori informazioni; trascorsi alcuni giorni non ci siamo però
trovati d’accordo e così ho deciso di cambiare istituto di credito.
La nuova banca (UniCredit) mi fa così
firmare una lettera e chiediamo a Bnl di chiudere il conto corrente tramite una
lettera spedita il 23 marzo 2012. Dopo un mese senza risposta li chiamo e
dicono che devo telefonare al numero verde per annullare il contratto Pos
(Point of sale, punto di vendita) e restituirlo. Chiamo il numero verde e mi
dicono che per restituire il Pos devo pagare 250 euro. Di questo costo io non
ne sapevo nulla, nel mio vecchio contratto non era previsto ma mi hanno detto
che nel 2010 hanno inviato il “documento di sintesi” che io non ho trovato tra
le mie carte. Comunque, anche se mi hanno inviato il documento di sintesi, lì non
era specificato che ilo contratto vecchio era stato annullato e che da quel
momento avrei dovuto pagare i 250 euro.
Detto ciò, versato i soldi
l’impiegata mi dice che dopo qualche giorno mi avrebbe chiamato. Ma purtroppo
non ho ricevuto nessuna telefonata e alle mie chiamate non ha risposto oppure
mi ha fatto comunicare che era fuori stanza. La stessa cosa è successa quando
ha provato a chiamarli UniCredit. Contattato nuovamente il numero verde, mi
hanno detto che ci vogliono altri 15 giorni prima che vengono ha (a) prendere
il Pos e che per la chiusura del conto
corrente ci sarebbero voluti altri giorni; così dalla richiesta di
chiudere il conto corrente con Bnl del
23 marzo 2012 siamo arrivati al 15 maggio 2012 senza che la vicenda si sia
ancora conclusa. Le altre banche per restituire il Pos chiedono 80 euro, Bnl
invece tre volte tanto. E meno male che non si spendeva più niente per chiudere
un conto corrente. Sono proprio indignata e dopo 15 anni che lavoravo con loro
non mi sarei mai aspettata un trattamento simile.
Ughetta Bachini – (Castelfranco di sotto, Pi)
Risponde Bnl
In
riferimento alla lettera della signora Ughetta Bachini, confermando l’avvenuta
estinzione del conto corrente, vogliamo fornire alcune precisazioni utili a
chiarire la dinamica della vicenda. La raccomandata con la quale viene chiesta
la chiusura del conto risulta partita il 17 aprile (come indicato dal timbro
postale) ed è giunta presso la nostra agenzia il 24 aprile. Le procedure per
l’estinzione sono regolarmente partite ma non è stato possibile concluderle
perché era necessario verificare un assegno, che ancora risultava nella
disponibilità della cliente e che doveva essere “annullato”., a tutela della
cliente stessa. Per quanto riguarda, poi, la restituzione del Pos, la modifica
di alcune condizioni contrattuali era stata comunicata alla cliente nell’aprile
2010 e da lei espressamente accettate, come da documentazione in nostro
possesso. Ci teniamo a precisare, infine, che il personale dell’agenzia ha
prestato piena assistenza alla cliente fornendole tutte le informazioni del
caso e supportandola nell’espletamento delle pratiche. In queste occasioni, la
signora Ughetta Bachini stessa aveva manifestato ai colleghi il proprio
apprezzamento pr il servizio ricevuto.
DA “PLUS24” DEL SOLE 24 ORE DELL’8
SETTEMBRE 2012
