sabato, Maggio 18, 2024
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SUCCEDE IN ITALIA: Ancora una “frode “ sulla carta Postepay

 

Vittima di un utilizzo fraudolento
dei dati della mia carta Postepay in possesso da anni, ho eseguito alla lettera
quanto Poste Italiane mi ha chiesto di fare: estratto conto, blocco carta,
denuncia al commissariato di Pubblica sicurezza e reclamo per il rimborso. Dopo
un mese ricevo una lettera prestampata con firma illeggibile di un responsabile
delle Poste che mi comunica che non mi rimborseranno perché:

·Gli acquisti sono stati effettuati su
un sito sicuro;

·Come da regolamento io sono
responsabile dei dati.

Mi sento più penalizzato da Poste
Italiane che dai delinquenti che sono venuti in possesso dei miei dati! Chi mi
garantisce che Poste Italiane abbia compiuto tutti passi necessari per
proteggere i miei dati? Lo svuotamento della mia carta è iniziato poco dopo una
mia corposa ricarica presso lo sportello postale, singolare circostanza. Ho
inviato una lettera ma da Poste vige il più assoluto silenzio. Facile mostrare
i muscoli dell\’indifferenza quando si è una struttura e dall\’altra parte c\’è
soltanto un debole utente.

Le banche, considerando quanto
business gira intorno alle carte e i risparmi connessi al loro utilizzo
(provate soltanto a pensare se tutti andassero in banca per i soli prelievi),
pur sapendo che c\’è un sottobosco di frodi ben si guardano dal pubblicizzarle e
si cautelano al meglio per evitare il panico presso i propri utenti. Una banca
avrebbe rimborsato il maltolto con tutte l\’evidenza delle prove mostrate ma
anche senza.

Liberantonio Cafiero(Roma)

 

Risponde Poste Italiane

 

Rispondiamo al cliente per informarlo che l\’attuale policy di Poste
Italiane non prevede il risarcimento per questo tipo di frode per la quale
occorre indicare tutti i codici dispositivi della carta (numero, scadenza e Cvv2)
che sono di esclusiva conoscenza del titolare. Normalmente la cattura dei dati
avviene attraverso e-mail provenienti apparentemente dall\’istituto emittente
contenente links ai quali i titolari accedono oppure attraverso l\’invio di “troians”
nei computers dei clienti, non opportunamente protetti da efficaci antivirus.

Sul sito di Poste Italiane sono presenti tuttte le avvertenze per non
incorrere in questo tipo di frode. Quanto poi all\’individuazione dei frodatori,
facciamo presente che si tratta di un dato in possesso di Match Point-Sisal che
fornisce esclusivamente all\’autorità giudiziaria presso la quale il cliente ha
presentato denuncia.

DAL SOLE 24 ORE DEL 13 OTTOBRE 2012

 

P.S.: Per quanto di possibile
interesse, riporto:
https://www.giovannifalcone.it/2453/bancomat_clonato_responsabilita_della_banca.html

 

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