martedì, Maggio 7, 2024
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SUCCEDE IN ITALIA: Intesa Sanpaolo, l’anomalia tecnica fa salire la rata del mutuo sospeso

Il 19 luglio 2013
abbiamo chiesto la “sospensione” delle rate del nostro mutuo stipulato nel 2005
con Banca Intesa, come previsto all’epoca dalla normativa di cui ci siamo
avvalsi. Nella filiale milanese, dove abbiamo il conto, ci veniva spiegato che,
alla ripresa degli addebiti delle rate, vi sarebbe stata una differenza da
pagare in aggiunta, da spalmare su su tutte le rate residue, che sarebbe stata
di “pochi euro”.

Una volta ricominciati
gli addebiti, però, ci siamo trovati con una maggiorazione sulla singola rata
di ben 54,41 euro.

Nonostante un vivace
scambio di e-mail ed un incontro “chiarificatore” in filiale, che nulla però
chiariva, non abbiamo ancora avuto spiegazioni chiare e precise in merito all’accaduto.
Solo in un incontro del 28 novembre 2013, ci veniva consegnato il nuovo piano
di ammortamento.

Dal documento, mai
visto prima, abbiamo dovuto constatare che esso non era esauriente e non
colmava alcune lacune informative che qui di seguito indico:

1. L’effettiva corrispondenza del piano
di ammortamento;

2. Il numero delle rate aggiuntive
pro-interessi maturati nell’anno di sospensione;

3. L’importo effettivo di quota
interessi maturato dell’anno di sospensione;

4. La possibilità di estinzione di tale
quota.

Tutte domande che
avevamo posto fin dai primi di ottobre. Il tanto atteso “incontro
chiarificatore”, a nostro parere, non ha chiarito nulla. Dopo altri tentativi
non abbiamo comunque ottenuto le spiegazioni desiderate.

Mi sembra francamente
incredibile che Banca Intesa, dopo tre mesi, non riesca dare una risposta ad un
mutuatario. Ora attendo un riscontro nei tempi previsti dalla normativa vigente
in tema di reclami perché, francamente, la pazienza ha davvero un limite. E qui
il limite ci pare sia stato abbondantemente superato.

Laura Bertuzzi, Marco De Col (Milano)

RISPONDE
BANCA INTESA

In merito
alla segnalazione della signora Bertuzzi, desideriamo chiarire quanto avvenuto
in occasione del ricalcolo degli interessi a seguito della sospensione del
mutuo della cliente.

Il
finanziamento è regolato a rata costante e a tasso variabile con ammortamento
residuo, stimato alla data di sospensione, di 160 mensilità.

In data 15
giugno 2012 sono stati eseguiti interventi sulla procedura informatica che
hanno generato alcune anomalie.

Nel caso
della signora Bertuzzi, è stata rilevata un’errata suddivisione degli interessi
da sospensione in quanto distribuiti solo su 23 rate anziché sulla intera
durata residua, come contrattualmente prevista.

Scusandoci
con la signora per lo spiacevole disguido involontariamente procurato, abbiamo
provveduto a sistemare la posizione suddividendo l’ammontare ad oggi ancora
dovuto sulle 138 rate residue del mutuo.

DAL SOLE 24 ORE DEL 5 APRILE 2014

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