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DECRETO 231/01: Prevenire รจ meglio che reprimere


DECRETO 231/01

r i g u
a r d a :

1.Modello
di organizzazione

2.Organismo
di vigilanza

3.Informazione

4.Formazione

5.Controllo

1. Modello
di organizzazione

Dotarsi di un Modello di organizzazione
significa fare “prevenzioneโ€, disegnando un percorso virtuoso volto al rispetto
della legalitร .

In tal senso, andrร  indicata una griglia
apposita dei rischi anche potenziali, partendo dai reati presupposto codificati
nel decreto 231/01 e dal core business aziendale.

Allโ€™adozione del modello, affinché scatti
la esimente da ogni responsabilitร  da reato, necessita la sua efficacia ATTUAZIONE.

2. Organismo
di vigilanza

Monocratico o collegiale, proporzionato
alle dimensioni dellโ€™ente.

Lโ€™indipendenza[1], lโ€™autonomia[2] e la professionalitร [3] costituiscono i
requisiti basilari dai quali non ci si
puรฒ discostare.

I compiti, possono cosรฌ riassumersi:

ยท
Vigilare
sullโ€™effettivitร  e la rispondenza del modello di organizzazione ai requisiti
richiesti dal D.lgs 231/01;

ยท
La
verifica in merito alla idoneitร  del modello a prevenire la commissione di
illeciti;

ยท
La
mappatura delle aree di rischio;

ยท
La
verifica ed il necessario aggiornamento del modello in relazione alla
evoluzione normativa, orientamento giurisprudenziale e/o modifiche statutarie
intervenute allโ€™interno dellโ€™azienda;

ยท
Proposte
di modifica o aggiornamento del modello di organizzazione da presentare al
Consiglio di amministrazione;

ยท
La
verifica ed aggiornamento del sistema di vigilanza circa la concreta ed efficace attuazione del modello;

ยท
Promuovere
ogni iniziativa volta ad assicurare allโ€™interno dellโ€™ente la migliore
conoscenza del Modello di organizzazione;

ยท
Verificare
e promuovere la partecipazione obbligatoria ai corsi di formazione organizzati
dai membri dellโ€™OdV (Tribunale di Napoli, Ufficio Gip, 26 giugno 2007);

ยท
Dare
esecuzione alle attivitร  di verifica programmate nella esecuzione dei controlli
previsti dal modello di organizzazione;

ยท
Eseguire
lโ€™elaborazione dei dati forniti e redigere le conclusioni in merito alle verifiche
effettuate;

ยท
Segnalare
agli organi competenti le violazioni del modello di organizzazione e verificare
assieme con gli organi competenti
lโ€™applicazione delle sanzioni disciplinari;

ยท
Garantire
i corretti flussi di competenza e il collegamento funzionale con gli eventuali
altri OdV istituiti presso le altre societร  controllate-controllanti.

3. Informazione

Lโ€™informazione deve rappresentare,
insieme alla formazione ed ai controlli, il compito principale dellโ€™Organismo
di vigilanza.

Diffondere a beneficio di tutto il
personale โ€“ sottoposto e apicale โ€“ il contenuto del modello organizzativo โ€“
avuto riguardo al rigoroso rispetto delle norme ed indicazioni in esso
contenute โ€“ deve costituire lโ€™obiettivo principe dellโ€™OdV.

In tal senso, deve essere istituita una casella di posta dedicata a
disposizione di tutto il personale
affinché possano segnalare โ€“ in modo assolutamente riservato โ€“ tutte le
informazioni relative alla commissione di reati delle quali vengano a
conoscenza, nonché fatti e/o comportamenti non conformi alle regole di condotta
elaborate dalla Societร  ai sensi del D.lgs 231/01, scrivendo a: odv@falconeconsulting.it

4. Formazione

Commentare una casistica pratica di fatti
ed episodi realmente accaduti che hanno comportato procedimenti penali nei
confronti di personale dipendente o apicale, in conseguenza di violazione al
decreto o al Codice etico, rappresenta il modo piรน idoneo per diffondere la
cultura della legalitร .

Eโ€™ indubbio che la “formazioneโ€
nellโ€™ambito di qualunque processo professionale rappresenta quel valore
aggiunto che puรฒ rappresentare la migliore esimente da responsabilitร  per
lโ€™azienda.

Con riferimento al mondo bancario e
finanziario del quale posso vantare una esperienza diretta, posso dire che la
formazione rappresenta il miglior modo per prevenire il coinvolgimento โ€“ anche
inconsapevole โ€“ dellโ€™istituto in fatti di rilevanza penale afferenti al
riciclaggio di denaro sporco ed al finanziamento del terrorismo https://www.giovannifalcone.it/formazione.html

5. Controllo

Quello del “controlloโ€ costituisce il
terminale di un percorso virtuoso volto a proteggere lโ€™ente da responsabilitร 
da reato.

Attraverso lโ€™attivitร  di controllo, si ha
la possibilitร  di verificare tutti i processi e gli step che precedono โ€“ dalla
informazione alla formazione โ€“ onde riscontrare la puntuale osservanza delle
regole di condotta stabilite nel Modello di organizzazione

https://www.giovannifalcone.it/responsabilita_amm_va_d_impresa__ex_d_lgs_231_01.html




[2] Lโ€™OdV deve poter avere accesso a tutte le
informazioni e la documentazione necessaria per effettuare le verifiche
programmate in esecuzione dellโ€™attivitร  di controllo prevista dal Modello di
organizzazione. Per garantire il rispetto di tale attivitร , lโ€™OdV non
costituisce un organo subordinato al vertice aziendale, bensรฌ un organo dotato
di indipendenza nellโ€™esercizio dellโ€™attivitร  di controllo.

[3] Il Modello di organizzazione deve prevedere
il possesso di specifiche professionalitร  in capo ai membri dellโ€™OdV (Tribunale
di Napoli, Ufficio Gip, 26 giugno 2007)

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