Oltre ad una sinergia indispensabile in tante materie dalla sicurezza alla difesa, dalla ricerce & sviluppo alla sanità ed altro ancora, l’Europa ha l’esigenza, impellente, di accorciare le distanze in termini di benessere e di decidere.
In tal senso, all’accorato discorso dell’ex Governatore della Bce Mario Draghi, ricordo che gli Usa, pur spendendo la metà di quanto spende la UE in “Ricerca & Sviluppo”, si trova venti anni avanti sul resto del mondo.
Per questa ragione, abbiamo da recuperare tempo e allora procediamo ad armonizzare il sistema fiscale per evitare una inaccettabile “concorrenza sleale” e una delocalizzazione in ambito UE, con grave danno dei territori più fragili ed il nostro Mezzogiorno tra questi.
Inoltre, bisogna assolutamente modificare il sistema di voto dei Regolaamenti UE, laddove oggi è prevista l’unanimità dei 27 Paesi membri.
Nel condominio dove abito, di cui sono amministratore, siamo solo in dieci pellegrini. Se le votazioni non fossero a “maggioranza assoluta” non saremmo in grado di decidere neanche le modalità di apertura del portone d’ingresso.
Morale: Subito un voto a maggioranza assoluta (la metà più uno” e per le materia più delicate “maggioranza qualificata dei 2/3°.
Avanti tutta!