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EREDITA’: L’azione di riduzione per gli eredi insoddisfatti

Alla morte di mio padre, con
successione testamentaria, sono stati suddivisi i suoi beni tra i 4 figli e il
coniuge. Questi ha ricevuto un pezzo di terreno. Se il coniuge cede a titolo di
donazione a uno dei 4 figli quel terreno ricevuto dal de cuius, alla sua morte,
gli altri 3 figli potrebbero contestare quella donazione e quindi rivalersi sul
terreno? Per non arrivare a questo, conviene fare un atto di compravendita?

M. C.
SALERNO

R I S P O S T A

Donando il
terreno, la mamma effettua una libertà di uno dei figli; si dovrà tener conto
della donazione al momento dell’apertura della successione. Se nel patrimonio
ereditario non vi saranno beni sufficienti per soddisfare la quota di legittima
spettante per legge ai figli, questi potrebbero agire con l’azione di riduzione
e chiedere la restituzione del terreno che sarà, quindi, suddiviso tra tutti
gli eredi legittimari.

Se il patrimonio è capiente, ovvero
se vi è accordo tra tutti i legittimari, non vi sarà nessun problema; i beni
provenienti da donazione sono, tuttavia, difficilmente alienabili benché il
rischio sia più ipotetico che reale.

In alternativa, il terreno può essere
venduto, ma si tratta di atto sostanzialmente diverso, caratterizzato da
diversa causa: sarà necessario infatti fissare e versare una somma di denaro a
titolo di corrispettivo.

DAL “IL SOLE 24 ORE” DEL 24 NOVEMBRE 2014

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