A leggere e
cercare di interpretare la politica di oggi appare un’opera decisamente complessa,
soprattutto in confronto all’epoca delle
ideologie che dalla caduta del Muro di Berlino in poi sono andate sempre più ad
affievolirsi.
Il ciclone
Renzi, che da circa un anno imperversa nella politica nazionale e non solo,
sembra aver staccato anni luce il modus
operandi della vecchia politica la quale, ad oggi, la si può definire come archibugi di una storia passata se non
addirittura remota e risalente al secolo scorso.
Per fortuna,
è finito il tempo del “faremo, faremo, faremo …” a cui i vecchi partiti e le
ideologie di un tempo che fu, ci avevano
abituati.
Oggi, dire “faremo”
appare come una bestemmia.
Oggi servono
programmi e tempi di attuazione.
Una volta
bastavano solo i programmi!
Oggi, il
leader, quello vero, quello interessato in quanto coinvolto in prima persona
nel risolvere i problemi, non appartiene più al partito, ma solo al popolo che
lo ha votato.
Infatti, gli
interventi pubblici – a cominciare dalla fiducia nella Aule parlamentari all’attuale
Governo in carica – il Premier Renzi,
pur davanti ai parlamentari dei diversi schieramenti, si rivolgeva ai
cittadini, con un linguaggio chiaro, scevro da fini reconditi sia pure con una
forte personalizzazione.
Ieri si è
votato in Puglia per le Primarie del Partito democratico, volte ad individuare
il candidato per le prossime elezioni regionali.
Al successo
di Michele EMILIANO – candidato del PD – hanno contribuito tutti – di destra e
di sinistra – senza alcuna appartenenza partitica.
Oggi, bando
alle ideologie, dove tutti parlavano di tutto: oggi, esistono i problemi e le
soluzioni.
Ognuno di
noi, quando vota – perché il voto è sì un diritto ma anche un dovere civico e
morale – deve identificarsi con chi, a prescindere dal Partito di appartenenza,
è in grado di convincerci che con la sua
ricetta un futuro migliore è possibile.
Perché la
politica, oltre che il futuro, sia anche il presente: ADESSO!!!
