Ho 44 anni e
lavoro a tempo indeterminato (come insegnante delle scuole dell’infanzia in
Trentino) dal settembre 1992. Prima avevo lavorato come supplente, sempre nelle
scuole dell’infanzia, per un totale di circa 24 mesi (dal 1989 al 1992). Ora
vorrei licenziarmi per motivi familiari.
Vorrei sapere se
con i contributi versati fino a ora avrò la pensione di vecchiaia ed
eventualmente a quale età. In caso contrario, potrei versare i contributi
volontari? Quale sarebbe più o meno l’importo mensile da pagare?
Anna
Amico – TRENTO
R I S P O S T A
La lettrice
potrà andare in pensione di vecchiaia al compimento dell’età pensionabile, tra
molti anni, tenuto conto che attualmente tale età è di 66 anni e tre mesi (età
da aumentare per effetto degli incrementi legati alla speranza di vita, 4 mesi
già dal 2016). Se invece l’interessata vuole puntare alla pensione anticipata,
la soluzione può essere quella della prosecuzione volontaria. Il relativo
importo viene determinato sulla base dell’ultimo anno di retribuzione. Si può
trattare, quindi, di un onere rilevante il cui costo, però, può essere dedotto
totalmente dal reddito complessivo ai fini dell’irpef.
DAL”IL SOLE 24 ORE” DEL 12 GENNAIO
2015