Un gruppo bipartisan di 70 deputati e senatori, guidati da Pierpaolo Vargiu (Sc), medico e presidente della commissione Affari sociali alla Camera, e da Maria Spilabotte (Pd), vicepresidente della commissione Lavoro del Senato, è al lavoro per cambiare la legge Merlin del 1958, che aveva abolito le case chiuse e introdotto il reato di sfruttamento e favoreggiamento del meretricio. Ieri il primo incontro dell’intergruppo al quale hanno preso parte parlamentari di diversi schieramenti politici.
Il fallimento della “legge Merlin del 1958” è sotto gli occhi di tutti. Le nostre strade – di giorno e di notte – sono letteralmente invase da donne più o meno giovani che esercitano la prostituzione. Regolamentare il settore, in analogia a quello che da tempo succede nell\’intero mondo occidentale rappresenta il minimo per restituire dignità alla donna che volontariamente decide di vendere il proprio corpo.
Verrebbero salvaguardati i rischi di ordine sanitario, evitando uno sfruttamento indecoroso cui la criminalità non è immune, oltre che pagare le tasse al pari di qualunque altra attività ed assicurandosi anche una previdenza per gli anni a venire.
Naturalmente, come avviene spesso in questi casi, le tante associazioni cc.dd. cattoliche sono contrarie all\’iniziativa.
Auspico un intervento ufficiale della Chiesa, riconoscendo quella laicità dello Stato che almeno a parole viene professata da più parti.
In attesa di conoscere l\’esito di questa ennesima e coraggiosa iniziativa, viva la libertà, viva l\’Italia – quella che sa scegliere e decidere!!!