mercoledì, Maggio 22, 2024
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SENTENZA CONSULTA 70/2015: L’adeguamento all’inflazione può essere intero o per fasce

In
seguito alla sentenza della Corte costituzionale ho letto due diverse modalità
di riconoscimento della perequazione: la prima orizzontale e la seconda
verticale. Quali sono le differenze?

R I
S P O S T A

Il
meccanismo di perequazione vigente fino al 31 dicembre 2011 e che è stato
applicato l’ultima volta con i ratei pensionistici ricalcolati al 1° gennaio
2011, prevedeva un adeguamento all’inflazione sulla base delle disposizioni
della legge 388/2000 (articolo 69). In particolare la norma stabiliva un
riconoscimento dell’inflazione nella misura del 100% per le fasce di importo
fino a tre volte il trattamento minimo, 90% per le fasce di importo tra tre e
cinque volte il trattamento minimo e del 75% per le fasce di importo superiori.
A titolo esemplificativo, il titolare di una pensione pari a sei volte il
trattamento minimo si vedeva riconoscere una adeguamento pieno per l’importo
fino a tre volte il trattamento minimo e via via a diminuire per le fasce di importo
superiori.

La
perequazione quindi avveniva con un sistema a scaglioni, in modo analogo a
quanto viene praticato in ambito fiscale con l’Irpef. Tale meccanismo risultava
più generoso rispetto a quello introdotto successivamente dalla riforma Monti –
Fornero. Infatti nel biennio 2012-2013, l’adeguamento pieno è stato
riconosciuto solo per gli importi fino a tre volte il trattamento minimo mentre
quelli di importo superiore hanno subito una cristallizzazione dell’importo.
Nel 2014 e 2015, le leggi di stabilità hanno previsto un riconoscimento
cosiddetto “verticale” cioè in funzione dell’importo pensionistico. La
perequazione pertanto è stata praticata sull’intero valore nella misura
prevista per il trattamento pensionistico complessivo. Sempre a titolo di esempio,
a fronte di un assegno superiore a sei volte il trattamento minimo, nel 2015
l’adeguamento all’inflazione è stato pari al 45%, per tutto il valore della
pensione. Se l’assegno fosse stato compreso tra 4 e 5 volte il minimo,
l’adeguamento sarebbe stato del 75%, sempre su tutto il valore.

DAL
SOLE 24 ORE DELL’8 MAGGIO 2015

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