In quanto pensionato la sentenza della Corte
costituzionale che ha bocciato la norma del Governo Monti mi ha temporaneamente
rallegrato.
Temporaneamente perché già si ipotizza la necessità di
dover ricorrere al giudice ordinario per ottenere il rimborso. Effettivamente è
necessario attivarsi?
R I
S P O S T A
Si ritiene illogico e irrazionale dover presentare
ricorsi al giudice ordinario e nemmeno un’istanza amministrativa all’INPS.
Ciò anche in considerazione del numero dei pensionati
(quasi 5,5 milioni) che sono interessati dagli effetti della sentenza per i
quali l?INPS si troverebbe a ricevere i relativi ricorsi. Per questo motivo non
è neppure necessario presentare domanda all’INPS. Gli effetti che la sentenza
produce necessitano obbligatoriamente di una copertura finanziaria che il
Governo e il Parlamento saranno chiamati a trovare. L’importo è notevole
considerato che solo sul biennio 2012 – 2013 si stima che il costo sia di oltre
6 miliardi per arrivare a circa dieci miliardi complessivi includendo anche il
2014 e l’adeguamento 2015.
Infatti la mancata perequazione comporta un effetto a
cascata. L’aggiornamento della pensione 2012 produce effetti anche sull’importo
del 2012, che è ricalcolato considerando quello dell’anno precedente con l’aggiunta
dell’inflazione. Ciò accadrà anche per gli anni 2014 e 2015.
Inoltre in questi giorni si sta discutendo se riconoscere
a tutti i pensionati la perequazione oppure se limitarla ad alcune classi di
reddito. E’ da precisare che, in questo momento, qualsiasi prsa di posizione può
risultare prematura considerato che non sono note le intenzioni di come gli
organismi competenti intenderanno procedere.
DAL
SOLE 24 ORE DELL’8 MAGGIO 2015
