Abito
in un condominio dove ci sono sia il riscaldamento che l’acqua centralizzata.
Per quanto riguarda il riscaldamento, nella prossima assemblea dovremmo votare
l’applicazione dei contabilizza tori di calore individuali per “trasformare” il
riscaldamento da centralizzato a quasi “autonomo”. Invece, per quanto riguarda
l’acqua, purtroppo penso di essere abbastanza penalizzato in quanto avendo un
numero superiore alla media di “persone acqua” e nonostante stiamo molto
attenti ai consumi, ci viene addebitato un consumo di acqua superiore del
doppio (in mc) di quanto consumavamo quando eravamo in un appartamento con
acqua autonoma. C’è qualche normativa che possa aiutarmi a far ripartire i
consumi di acqua in maniera quasi “autonoma”?
Nicola Perrotta – TRIESTE
R I S P O S T A
A norma del Dlgs
102/2014, attuativo della Direttiva 2012/27/Ue, è obbligatoria l’installazione
entro il 31 dicembre 2016, da parte delle imprese di fornitura, del servizio di
contatori individuali per misurare l’effettivo consumo di calore o di
raffreddamento o di acqua calda per ciascuna unità immobiliare, nella misura in
cui sia tecnicamente possibile ed efficiente (efficienza valutata in termini di
costi, con riferimento alla norma Uni En 15459).
In
presenza di consumi anomali di acqua calda, qualora venga riscontrato un
malfunzionamento dei dispositivi oltre la tolleranza ammissibile, il
Responsabile dell’impianto deve procedere al ricalcolo dei consumi ed al
conguaglio delle somme eventualmente già addebitate.
Qualora
vengano riscontrati malfunzionamenti tali da rendere inattendibili le misure,
il consumo deve essere ricalcolato sulla base dei seguenti dati: a) valore
medio dei tre anni precedenti, corretto per tenere conto dei gradi-giorno del
periodo considerato, rispetto alla media dei periodi di riferimento; b) valore
corrispondente alla media dei consumi di volumi equivalenti per posizione
(piano) ed esposizione; c) valore dei consumi desumibile dalla diagnosi
energetica.
Nel
caso del lettore, sembra necessario verificare, a mezzo del Responsabile
dell’impianto, che non vi siano malfunzionamenti e conseguenti consumi anomali.
DAL “IL SOLE 24 ORE” DEL 17
AGOSTO 2015