Io
e mia sorella siamo comproprietari, ognuno per 1/2, di un terreno seminativo
pervenutoci per successione materna. Il possesso continuo ed esclusivo è stato
però solo mio. Da un certificato catastale ci è stato ricordato che la
proprietà è al 50%. Mia sorella vorrebbe regolarizzare il tutto con
l’attribuzione in proprietà a mio favore anche della sua quota. Quale potrebbe
essere la via meno dispendiosa e più rapida?
G. G.– BARI
R I S P O S T A
Le soluzioni da
sempre utilizzate, con un po’ di semplificazione sono, relativamente alla quota
di 1/2 della sorella, la cessione di essa al fratello a titolo oneroso (che non
corrisponde alla realtà, poiché le parti non intendono compravendere alcunché,
e che comporta ovviamente il pagamento di un corrispettivo dall’uno all’altra)
e la donazione (che pure non corrisponde alla realtà, perché manca qualsiasi
“animus donandi”, e che comporterà, in futuro, le ben note difficoltà
nell’eventuale alienazione della quota ricevuta per donazione).
La
soluzione tecnica è costituita da un giudizio avente ad oggetto l’accertamento
dell’intervenuta usucapione della quota da parte del fratello; soluzione ben
poco adottata, in quanto comporta l’instaurazione di una vera e propria causa
(con i tempi ed i costi che tale procedura comporta).
Da
qualche tempo, tale ultima soluzione si è semplificata assai, grazie
all’introduzione degli strumenti alternativi di soluzione delle controversie
(mediazione, conciliazione), che hanno migliorato tali procedimenti sia quanto
ai costi che quanto ai tempi.
Il
notaio incaricato potrà consigliare il lettore, tenendo conto dei valori in
gioco e dei conseguenti costi delle singole soluzioni.
DAL”IL SOLE 24 ORE” DEL 24AGOSTO 2015