domenica, Maggio 19, 2024
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SUCCEDE IN ITALIA: Deluso dalla gestione a rischio contenuto di Intesa che perde il 17%

All’inizio del 2015 sono stato più
volte contattato telefonicamente dalla mia banca (Intesa San Paolo, filiale di
Brescia, Piazzale Roncalli) che insisteva perché investissi la liquidità in
giacenza sul conto. Ho dapprima opposto dei rifiuti, motivati dall’intenzione
di acquistare un immobile tra 1-2 anni, poi ho accettato di incontrare
un’impiegata in filale per sentire che proposte avevano. Ho rifiutato la
proposta (Eurizon GP Unica Facile) perché mi sembrava che il guadagno
prospettato fosse troppo contenuto. Nulla di inatteso: utilizzo la banca solo
per il deposito, ho un profilo cliente “estremamente prudente”. Dopo ulteriori
insistenze acconsento a un secondo incontro in cui la gentile impiegata mi dice
che l’investimento era davvero vantaggioso e riservato ai clienti migliori,
dopo una spesa iniziale di circa l’1%, avrei potuto in qualsiasi momento
rientrare in possesso dei soldi con un guadagno di quasi il 3% netto,
ovviamente dopo un periodo di 3-4 mesi per recuperare la spesa iniziale.
Chiarisco che occupandomi d’altro volevo avere delle certezze sui termini
essenziali dell’accordo e mi sono fatto fare anche uno schema da cui si
evinceva il rendimento annuo, garantito e svincolabile. A quel punto accetto,
pensando a un investimento simile a quelli già effettuati in passato (per
esempio Contoarancio).

Dopo circa tre mesi, passo in
filiale per altre ragioni e chiedo dell’investimento perché c’era la
possibilità che dovessi anticipare il mio investimento immobiliare. Mi risponde
un’altra impiegata comunicandomi che ero in perdita del 5% circa. Visto il mio
sgomento, non mi era stato assolutamente detto che c’era la possibilità di una
perdita, mi assicura che se avessi aspettato due anni sarei rientrato del mio
capitale con il 3% di guadagno.

Dopo altri due mesi torno per
chiedere precisazioni sui termini. A questo punto l’impiegato dello sportello
chiama un suo collega anziano che cerca di stordirmi in tecnichese. Dopo molte
insistenze ammette che non esiste un termine entro cui sarei potuto rientrare
in possesso del mio capitale, consiglia una giacenza a lunghissimo termine e
ammette che ero stato davvero sfortunato (nel frattempo la perdita era
aumentata del 17%).

Sono un cliente di Intesa San Paolo
(o precedenti) da 30 anni. Come è stato possibile che abbiano approfittato
della buona fede di un cliente che aveva chiaramente ammesso che non avrebbe
avuto il tempo e il modo di studiare il contratto e che si era fidato delle
gentili impiegate? Ritengo che si sia andati oltre la semplice mancanza di
chiarezza e di trasparenza e che ci sia stato del dolo nel voler convincere ad
ogni costo un cliente ad un investimento dopo che questi aveva chiaramente
espresso le sue esigenze e le sue perplessità, fin dalla compilazione del
profilo di investimento.

Ovviamente eventi come questi fanno
perdere ogni fiducia nella propria filiale. Sconsiglio inoltre, da
professionista di altro settore, di non cercare di stordire il cliente con
tecnicismi nella speranza di intimidirlo e ammansirlo: in questo modo si
comunica distanza e diffidenza.

Marino Signorelli (via e-mail)

RISPONDE BANCA INTESA

Ci
spiace per le impressioni riferite dal signor Marino Signorelli, ma riteniamo
di dover confermare l’attenzione rivolta dal personale della filiale a tutta la
vicenda descritta.

Il
comportamento adottato si è sempre attenuto ai principi di massima cortesia,
trasparenza disponibilità professionale.
La Filiale conferma infatti di aver, in più occasioni, attentamente valutato le
richieste di investimento al fine di offrire un prodotto adatto alle esigenze
manifestate e alle disponibilità personali.

Acquisite
tutte le informazioni necessarie (tra le quali la tempistica del prospettato
acquisto di un immobile e la disponibilità di altra liquidità) sono stati
quindi illustrati e condivisi caratteristiche, rischi, costi e rendimenti
passati della GP Unica Facile Profilo.

Proprio
in merito a tale ultimo aspetto è stata precisata l’impossibilità di comunicare
un rendimento futuro certo, trattandosi di un prodotto che investe in strumenti
finanziari di diversa tipologia, il cui valore è soggetto alle oscillazioni dei
mercati.

La
gestione patrimoniale descritta dal signor Signorelli ricerca la migliore
redditività attraverso la diversificazione del portafoglio e la
personalizzazione del servizio; investe in strumenti obbligazionari (fino al
95%) e azionari (fino al 25%), presenta un grado di rischi contenuto (3 su una
scala da 1 a
17) ed è consigliata per un orizzonte temporale di breve-medio periodo (2-3
anni).

Nell’ambito
della sottoscrizione della gestione patrimoniale, il signor Marino Signorelli
ha sottoscritto e ritirato tutta la documentazione prevista, ivi compresa la
scheda informativa che illustra le caratteristiche e i costi principali: la
scelta del cliente di sottoscrivere il prodotto è frutto di una proposta di
investimento chiara e condivisa.

DAL”PLUS24” DEL “IL SOLE 24 ORE” DEL 14 NOVEMBRE2015

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