Il
caso riguarda l’acquisto di un box in
corso di costruzione, accatastato in categoria F3, come pertinenza
all’abitazione principale. Si chiede se è possibile fruire della detrazione del
50% in sede di acquisto (costo di costruzione attestato dall’impresa di
costruzione) e/o per le spese che verranno sostenute a completamento del box
dal proprietario a mezzo imprese terze.
F. G.– SONDRIO
R I S P O S T A
Nel
caso di specie, l’immobile (box in corso di costruzione) è classificato nella
categoria catastale denominata “F3- unità in corso di costruzione”, alla quale
non viene associata alcuna rendita catastale. In altri termini, il fabbricato
in corso di costruzione viene iscritto in catasto con la categoria F3, ma senza
attribuzione di rendita in quanto l’immobile non si può ancora ritenere un
fabbricato “abitabile o servibile all’uso cui è destinato”. Come tale il
36%-50% (articolo 16-bis del Tuir, Dpr 917/1986, e articolo 1, comma 47, della
legge 190/2014; si veda anche la guida al 50% su www.agenziaentrate.it) non è
applicabile in quanto limitato agli interventi eseguiti su fabbricati già ultimati
e accatastati prima dell’inizio del recupero (vedi guida al 36% su www.agenziaentrate.it). In sostanza,
l’acquisto dell’edificio che poi sarà accatastato come box, anche se reso
pertinenziale ad abitazione, non può fruire della detrazione del 50%.
Viceversa, una volta accatastato come box (C6), la detrazione in sede di acquisto
si applica senza problemi (50% delle spese di realizzazione attestate
dall’impresa costruttrice) e tutti i lavori di sistemazione esterna possono
essere definiti di manutenzione e come tali rientra tra quelli cui si applica
la detrazione del 50%, anche se di fatto si tratta di completamento
dell’edificio.
Le
agevolazioni del 50%-65% sono state prorogate dalla legge di stabilità 2016
(n.208/2015).
DAL “IL SOLE 24 ORE” DELL’11
GENNAIO 2016